Una domenica dedicata a ripulire il litorale di Palermo da ami e lenze lasciate dai pescatori.

Ad  impegnarsi sono stati i volontari della LIPU i quali, muniti di robusti guanti, hanno percorso oltre due chilometri tra l’Addaura e il molo dell’Acquasanta raccogliendo due sacchi di soli ami e lenze, molte delle quali erano incastrare tra gli scogli e totalmente invisibili.

La LIPU di Palermo sottolinea come non si era mai stata fatta una pulizia approfondita di ami e lenze da pesca. Strumenti, riferiscono sempre i volontari, i quali possono rappresentare un pericolo per la vita degli uccelli marini. Secondo Giovanni Cumbo, Delegato della Lipu di Palermo “tali rifiuti sono lasciati a terra con non curanza dai pescatori dei quali ci si chiede come facciano a pescare indisturbati anche in piena area portuale come, ad esempio, il porto dell’Acquasanta e la Cala dove vige il divieto di pesca, in quanto l’attività potrebbe intralciare la navigazione interna. Tra l’altro – continua Giovanni Cumbo – le lenze sono praticamente invisibili anche per gli animali, e spesso vengono abbandonate con gli ami ancora armati di esca. In questo modo gabbiani, ma anche piccoli trampolieri e cormorani ingeriscono l’esca con tutto l’amo”.

Pericoli, dunque, come nel caso della pesca con il palangaro; ad avviso dei protezionisti tra le più dannose verso gli uccelli marini anche in mare aperto. Essa consiste in un lunghissimo cavo gettato in mare, che può contenere fino a 200 ami, dove purtroppo ci può finire di tutto come gabbiani, tartarughe marine, berte, cormorani, sule, delfini e squaletti e pesci non commestibili che finiscono poi per essere gettati in mare con l’amo ancora conficcato in gola. E’ il caso di una berta maggiore trovata morta proprio qualche giorno fa sull’isola di Linosa con un amo ingerito nell’esofago, o del famoso cormorano di Mondello dello scorso dicembre con un galleggiante conficcato ad un’ala (di cui la Lipu si è resa partecipe del tentativo di recupero).

Dopo una domenica di lavoro, i gabbiani potranno ora poggiarsi con tutta sicurezza negli scogli e nei moli ripuliti.

La Lipu esorta la Capitaneria di Porto e la Guardia Costiera a vigilare affinchè il lavoro dei volontari non sia stato inutile. Un invito rivolto anche ai pescatori, quello cioè di non gettare le lenze e di fare attenzione durante le fasi di pesca.

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