Oggi gli studenti di scienze politiche, alle ore 9.00, si sono riuniti in un assemblea pubblica al Collegio San Rocco, in aula Falcone, per discutere delle problematiche che gravano sulla struttura storica della facoltà .

“Da un paio di settimane – afferma Giorgio Tavella, studente di Scienze Politiche e Relazioni Internazionali – si è costituita un’assemblea permanente riconosciuta come ”assemblea degli studenti di scienze politiche in lotta”, che si è posta l’obiettivo di incontrarsi periodicamente e provare a risolvere collettivamente i problemi che gravano sugli studenti. Nel 2013, a causa del crollo del tetto del Collegio San Rocco, gli studenti della facoltà di scienze politiche furono costretti a seguire le lezioni, non più nella loro sede storica di via Maqueda, ma presso l’Edificio 19 in Viale delle Scienze. Sin dall’ inizio, questo trasferimento, fu presentato come una soluzione temporanea. Noi studenti, a causa di ciò, siamo stati sottoposti a forti disagi come l’ assenza di sale studio, biblioteche, una segreteria di riferimento, mentre seguivano le lezioni in aule sempre piu’ affollate. Dopo quasi cinque anni di inutilizzo e dopo che gli studenti hanno portato avanti delle mobilitazioni per la riapertura della struttura, il rettore Fabrizio Micari ha comunicato la riapertura dello stabile,consegnando però agli studenti uno spazio incompleto, senza servizi e ancora in parte inagibile.”

“ Gli studenti di scienze politiche – continua Tavella – riconoscono che le condizioni di disagio in cui versano dal 2013 sono dovuti alle politiche di tagli che gli Atenei meridionali subiscono, per questo gli studenti hanno deciso di prendere parola sul loro diritto allo studio, organizzando delle assemblee di corso di laurea e partecipando alle due assemblee d’ Ateneo contro il de-finanziamento delle università del sud, tenutesi lo scorso 6 e il 18 ottobre. L’assemblea degli studenti di scienze politiche in lotta, come più volte ha ribadito, non ha intenzione di accettare piu’ soluzioni tampone! Il problema va ben oltre la normale gestione amministrativa: riguarda scelte economico-politiche ben precise. Dopo gli ultimi incontri si è deciso di agire collettivamente, organizzando una raccolta firme per richiedere un servizio mensa, ulteriore servizio negato ai ragazzi di scienze politiche . Gli studenti si rendono conto di come la mancanza della mensa sia solo uno dei tanti problemi che subiscono giornalmente. “
Per questo, la piattaforma ”assemblea degli studenti di scienze politiche in lotta” ha convocato l’ assemblea studentesca di oggi, in modo da continuare ad organizzarsi e portare avanti la propria lotta. “L’assemblea – conclude Tavella – ha deciso di recarsi giorno 24 Novembre al rettorato per consegnare, tutti insieme, le firme raccolte in questi giorni tra gli studenti per richiedere il servizio mensa. L’intenzione è quella di andare sotto palazzo Steri per richiedere, al più presto che il problema venga considerato e risolto.”