Il 2017 è stato segnato da una marcata accelerazione che ha portato la Sicilia a crescere un poco più del Mezzogiorno e in linea con la media nazionale. Il reddito disponibile per abitante è aumentato del 2,6%, rispetto al 2,4% in Italia, con una maggiore dinamicità delle province di Enna (+2,9%), Messina (+2,8%) e Caltanissetta (+2,7%).

Continua la crescita del settore delle auto usate (+5,4%), in linea con la crescita nazionale ed è stata molto buona anche la performance dei motoveicoli con un incremento del 12,7%, superiore alla media nazionale (+9,8%).
La spesa per i beni durevoli in Sicilia è cresciuta solo del +1,1%, nonostante il buon andamento del reddito pro capite.
Siracusa, Catania e Palermo sono in cima alle spese pro capite dei beni durevoli.

Questi sono i principali risultati della ventiquattresima edizione dell’Osservatorio di Findomestic Banca sul consumo di beni durevoli in Sicilia, presentato oggi a Roma.

Nel 2017, in Sicilia la spesa complessiva per l’acquisto di beni durevoli si è attestata sui 3.198 milioni di euro (+1,1% rispetto al 2016).

I settori di spesa

• Auto e moto – Nel 2017 il comparto delle auto nuove ha registrato un rimbalzo negativo con un calo dell’1,3%, mentre quello delle auto usate è in continua crescita (+5,4%), con una spesa complessiva pari a 946 milioni di euro. Anche il settore dei motoveicoli è risultato in aumento, attestandosi a +12,7% (per un controvalore di 108 milioni di euro), un dato oltretutto maggiore rispetto al trend generale registrato nel resto del Paese (+9,8%).

• Mobili – Il comparto dell’arredamento evidenzia volumi di consumo pari a 861 milioni di euro. L’acquisto di beni inclusi in questa categoria ha fatto segnare un leggero incremento dello 0,3%.

• Elettrodomestici – Nel 2017 la spesa per l’acquisto di elettrodomestici ha segnato una contrazione rispetto ai dati dell’anno precedente, sia nel segmento degli elettrodomestici grandi e piccoli (-1,3%), sia in quello dell’elettronica di consumo (-6,8%), come per altro in tutta Italia. Complessivamente, le famiglie siciliane hanno investito 239 milioni di euro per l’acquisto di elettrodomestici grandi e piccoli e 122 milioni di euro per l’elettronica di consumo.

• Prodotti Informatici – Il settore dei prodotti informatici, ha subito una contrazione del -3,5%, minore rispetto a quella registrata in tutta Italia (-3,9%). La spesa per i beni inclusi in questa categoria si è attestata a 115 milioni di euro.

Palermo si conferma la provincia a maggiore disponibilità di reddito (+2,5%), con 15.184 €; seguono Messina (+2,8%) con 15.042 €, Siracusa (+2,6%) con 13.663 €, Caltanissetta (+2,7%) con 13.027 € e Catania (+2,6%) con 12.997 €. Al sesto posto per reddito disponibile si posiziona Trapani (+2,5%) il cui reddito per abitante è di 12.812 €, seguita dai 12.602 € di Ragusa (+2,0%) e dai 12.439 € di Enna che ha registrato la crescita maggiore rispetto al 2016 (+2,9%). Fanalino di coda Agrigento che segna 12.220 € ma una crescita del +2,6% rispetto al +1,7% dell’anno precedente.

Il settore delle auto nuove ha manifestato una leggera contrazione del -1,3%. Le province che però hanno mostrato un trend positivo sono state Siracusa (+4,7%), Catania (+2,1%) e Ragusa (+0,3%). Palermo resta la provincia nella quale si registrano i più alti volumi di spesa per l’acquisto di auto nuove con 206 milioni di euro, seguita da Catania con 188 milioni di euro e Messina con 118 milioni di euro. Buoni risultati per il ramo delle auto usate, con un aumento dei consumi del +5,4% a livello regionale. Siracusa è la provincia che ha mostrato la crescita maggiore rispetto al 2016 (+9,3%) seguita da Ragusa (+7,6%), Caltanissetta e Agrigento (+6,5%). Performance in crescita rispetto alla media italiana (+12,7 % contro il +9,8%) per i motoveicoli. Enna ha registrato un +19,4%, seguita da Caltanissetta (+18,2%), Palermo (+16,1%) e Catania (+13,4%).

Per quanto riguarda il comparto degli elettrodomestici grandi e piccoli, si sono verificate flessioni contenute in tutte le province: Ragusa (-0,5%), Messina (-0,7%), Catania (-1,1%), Siracusa (-1,3%), Trapani (-1,5%), Palermo (-1,5%), Agrigento (-1,5%). Chiudono la classifica Caltanissetta ed Enna (-2,1%).
Il settore dell’elettronica di consumo a livello regionale ha segnato una flessione generalmente più marcata, come del resto in tutte le Regioni italiane. La performance migliore, ma comunque negativa, si è registrate a Palermo (-5,6%) e un controvalore in termini di spesa di 32 milioni di euro.

Le cifre del settore dei mobili sono positive nelle province di Messina (+1,3% e 111 milioni di euro di spesa complessiva), Catania (+1,2% per 189 milioni di euro), Ragusa (+0,5% per 51 milioni di euro) e Siracusa (+0,1% per 66 milioni di euro).

Dinamica migliore della media nazionale, anche se comunque negativa, si è registrata nel comparto informatica che ha fronteggiato una contrazione in tutte le province. La spesa complessiva in Sicilia si è attestata sui 115 milioni di euro. La provincia nella quale si è speso di più per l’acquisto di prodotti informatici è Palermo (32 milioni di euro), seguita da Catania (25 milioni di euro) e Messina (15 milioni di euro). Caltanissetta (con 6 milioni di euro) ed Enna (con 3 milioni di euro) chiudono la classifica.

Nel 2017 la spesa delle famiglie siciliane per l’acquisto di beni durevoli si è attestata sui 3.198 milioni di euro. A livello provinciale, la spesa familiare è aumentata maggiormente a Siracusa (+3,8% per 1.673 €), Ragusa (+2,2% per 1.590 euro) e Catania (+2,1% per 1.667 euro).