“Il precedente governo ha provveduto nel 2009 a noleggiare quattro auto blindate Audi A6, per un costo complessivo per 4 anni di 1.375.666 di euro, con il risultato finale che alla scadenza del contratto di affitto, queste non sono rimaste nel patrimonio della Regione siciliana. La spesa annuale nei quattro anni del governo precedente è stata di 343.891 mila euro per le 4 auto blindate. Stiamo provvedendo a comprare 2 auto, senza alcun costo di optional aggiuntivi, poiché il modello di tali auto è standard. Il costo di ciascuna è 128.082 mila euro, incluse le spese di manutenzione per 9 anni, per un importo complessivo di 256.164 mila euro. Considerato che tali vetture verranno utilizzate per almeno 9 anni, avranno un costo annuo di 28.462 mila euro, che rappresenta l’8% di quanto si spendeva prima”. Lo dice in una nota il presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta, rispondendo al duro atto d’accusa lanciato dal sindacato Cobas/Codir.

“E’ vergognoso che alcuni sollevino lo ‘scandalo’ – afferma il governatore- degli alti costi delle blindate destinate al presidente della Regione, quando questo presidente ha ridotto il costo annuo per automobili di ben 315.000 mila euro. Ma a parte i conti, voglio inoltre precisare che io vorrei fare a meno delle blindate, che non sono auto blu, tant’è che le auto blu, per legge, non si possono assolutamente acquistare e che l’unica deroga prevista è quella per l’acquisto di auto per la sicurezza. Non voglio augurare sinceramente ai miei detrattori di vivere l’esperienza di oltre 13 anni di vita blindata, che non include solo le auto, ma i vetri anti-kalashnikov a casa mia, il fatto che non possa affacciarmi al balcone, una vita privata cancellata. Quand’ero sindaco, – aggiunge il presidente – le macchine blindate venivano fornite dal Ministero dell’Interno e a quella pubblica amministrazione costavano esattamente quanto costano alla Regione. Che la spesa la faccia il Ministero o la Regione, è identico, sono soldi pubblici. Voglio rappresentare che da anni esiste una convenzione tra il Ministero dell’Interno e la Regione siciliana, per la quale i costi per la sicurezza del presidente sono a carico della Regione stessa. Resta il fatto che la mia sicurezza non l’ho decisa io e che l’utilizzo delle blindate non è una mia decisione, ma che è stato deciso dall’UCIS (il Servizio centrale di sicurezza), per i rischi noti anche a quanti ipocritamente mi attaccano”.

“Il nostro è un Paese strano, dove i figli dei mafiosi vengono intervistati a Porta a Porta, ma bisogna tagliare sulla sicurezza di chi rischia la vita per combattere la mafia. Per quel che mi riguarda – continua Crocetta – preferirei andare in bicicletta o in treno, ma è un privilegio che non mi è concesso e questa è una cosa ben nota ai calunniatori”.

Quindi il governatore siciliano fa un elenco dettagliato delle spese sostenute nel corso del suo mandato, paragonandole con quelle dei due suoi predecessori: Raffaele Lombardo e Totò Cuffaro.

Spese di rappresentanza. “Il governo Cuffaro dal 2002 al 2007 ha speso 29.132.924 milioni di euro, con una media annua di 5.826.584 milioni; il governo Lombardo dal 2008 al 2012 ha speso 10.217.309 milioni di euro, con una media annua di 2.043.461 milioni; il governo Crocetta dal 2013 al 2016 ha speso 380.613 mila euro, con una media annua di 95,153 mila euro”.

Spese riservate. “Il governo Cuffaro dal 2002 al 2008 ha speso 2.399.239 milioni, con una media annua di 299.904 mila euro; Il governo Lombardo dal 2008 al 2012 ha speso 1.055.500 milione con una media annua di 211.100 mila euro; Il governo Crocetta dal 2013 al 2016 ha speso zero”.

“La questione morale – sostiene ancora il governatore – non riguarda me che faccio un uso parco delle risorse pubbliche, ma quanti in dispregio della lotta alla mafia, ignorano volutamente i problemi di sicurezza di una persona che ha un livello di rischio tra i più alti in Italia, non perchè è presidente, ma perchè è prima di tutto un cittadino da tutelare perchè ha combattuto e combatte la mafia, allo stesso modi di come vengono tutelati altri cittadini che hanno denunciato la mafia, che hanno il mio stesso livello di rischio e pertanto costano quanto me”.

“Inutile dire che sto approfondendo le dichiarazioni false fatte da diversi soggetti, per valutare di procedere con una denuncia per diffamazione nel caso in cui i medesimi, preso atto delle mie dichiarazioni, non provvedano a smentire le gravi affermazioni fatte nei miei confronti. Addirittura dire che, per l’effetto dell’acquisto per 28.000 mila euro l’anno di due blindate, danneggeremmo i precari che costano 350 milioni di euro l’anno, – conclude il governatore – lascia veramente di stucco”.

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