Con la pubblicazione del “decreto di autorizzazione alla pesca sperimentale del cicirello del rossetto” si apre – nei fatti – la strada alla pesca indiscriminata di novellame e all’impoverimento delle risorse ittiche.

Lo sostiene Legambiente che spiega in una nota: “La possibilità di tenere a bordo la sciabica per l’uso dichiarato di pesce sperimentale e la sostanziale assenza di controlli permetteranno alle marinerie più spregiudicate di rastrellare il novellame in tratti di mare già soggetti a pressione di pesca insostenibile.

Pare il caso di ricordare che già, in vigenza dei divieti, si registrava l’immissione sul mercato locale di novellame, segno che i controlli non erano sufficienti ad impedire gli abusi. Col nuovo decreto sarà quasi impossibile sanzionare la pesca illegale, dal momento che sarà consentito tenere a bordo l’attrezzo che la permette.

La “trovata” della sperimentazione costituisce un utile espediente per aggirare divieti e controlli. Il nostro mare rischia di essere devastato dalla pesca illegale distruggendo le risorse ittiche con danno per la biodiversità, per i consumatori e, alla lunga, per gli stessi pescatori.

Legambiente si oppone a questo scempio e chiede al Governo Nazionale e a quello Regionale di rivedere l’intera materia con l’obiettivo di assicurare l’integrità e la rinnovabilità delle risorse ittiche”.