Provare a cambiare qualcosa e cercare di aiutare la gente che soffre, dimenticata sempre di più dalle istituzioni.

Questo l’auspicio di Salvatore Cangelosi, giovane di Pollina affetto da Sma (atrofia muscolare spinale), malattia che lo paralizza completamente, ma che non ha fermato questo coraggioso 38enne che intende vivere la vita nel pieno delle proprie possibilità, circondato dall’affetto dei cari.

“La mia vita l’ho vissuta in una maniera diciamo ‘normale’ – racconta Salvatore nell’intervista rilasciata al giornale MadonieNotizie -, non mi sono mai posto il problema se una cosa posso farla o meno, anche grazie alla gente che mi è vicino, in primis la mia famiglia che non mi ha mai fatto pesare la mia diversità né mi ha mai fatto mancare nulla”.

Salvatore è riuscito a trascorrere l’infanzia serenamente, ma 19 anni fa ha vissuto un periodo di forte crisi emotiva, a causa della perdita del padre. Un periodo superato con grande grande forza e spirito di combattimento. Qualità che hanno accompagnato la vita del ragazzo, che è riuscito a vincere con successo le sfide che la sua patologia lo ha costretto ad affrontare, come quella di riuscire ad utilizzare autonomamente il computer.

“La mia passione più grande è il computer, ma da 25 anni ho perso anche l’uso totale delle mani e, quindi, ero costretto a chiedere aiuto ad amici e parenti per poter fare qualcosa al Pc, anche per inviare una semplice e-mail – ha raccontato rammaricato il giovane  -. In pratica, non riuscivo a utilizzare questo importante strumento da solo, il mio sogno era quello di poter usare in maniera autonoma il Pc”.

Un sogno realizzato grazie all’ausilio di un mouse joystick leggerissimo, messo a punto dall’ingegnere Militello, dotato di un pulsante microlight per il click sinistro e un braccio snodato.

Con lo stesso strumento Salvatore riesce a guidare una sedia elettronica che gli permette di muoversi in casa senza chiedere aiuto. Purtroppo, nonostante ciò, non è uno di quei giovani che non s’incontrano spesso per strada. Questo perché le barriere architettoniche del suo paese, Pollina, non gli consentono di muoversi autonomamente. Salvatore fa, dunque, un appello all’amministrazione comunale: “Questo mezzo potrei usarlo anche fuori casa, purtroppo Pollina è piena di ostacoli, strade disastrate e nessuno fa niente, anche per questo mi ero candidato alle ultime amministrative: per provare a cambiare qualcosa e cercare di aiutare la gente che soffre dimenticata sempre di più dalle istituzioni”.