‘Il rendiconto generale della Regione siciliana per l’anno 2016 non andava parificato. I rilievi sono fondati e non ci sono i presupposti per il via libera all’amministrazione regionale’.

La procura generale della Corte dei Conti, per la prima volta in assoluto, impugna la decisione delle sezioni riunite della stessa Corte che hannpo parificato, lo scorso 19 luglio, il rendiconto generale del 2016 con una sola raccomandazione respingendo la richiesta di bloccare il bilancio avanzata proprio dalla procura generale

Di fatto il ricorso sarà depositato domani o dopodomani ma comunque in settimana. Il bilancio siciliano, quindi, torna ad essere a rischio e la Regione potrebbe trovarsi a rivivere la possibilità di default che già aveva creato non poca apprensione nei primi 20 giorni di luglio.

“Il ricorso in Appello della procura della Corte dei Conti contro il rendiconto della Regione è il chiaro segnale che sul
bilancio gravano pesanti ipoteche – commenta il deputato regionale Marzo Forzese che ha appreso dalla notifica fatta all’Ars dell’intenzione di ricorrere – non si può far finta di nulla e nascondere la testa come gli struzzi approvando la legge che lo ratifica. Serve una riflessione e una dichiarazione di intenti che miri a superare le perplessità dei magistrati contabili. Al posto di Crocetta eviterei le scene di giubilo e rappresenterei ai Siciliani la reale situazione sulla finanza pubblica regionale”.

Decisamente un bel grattacapo a fine legislatura per il Presidente della regione e per l’assessore al bilancio ma soprattutto perm i conti della Sicilia che rischiano di restare impatanati fra debiti e poste di bilancio ritenute illegittime, irregolari o sbagliate.

 

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