Niente Finanziaria? Allora neanche esercizio provvisorio. Durerà anche 48 ore il braccio di ferro fra governo e Assemblea regionale siciliana o meglio fra governo e Commissione Bilancio. Dopo che sabato scorso la Commissione ha votato per la sospensione dei lavori e il ricorso ad un altro mese di esercizio provvisorio, oggi doveva andare in aula, al posto della Finanziaria, proprio il disegno di legge di esercizio provvisorio.

Ma alla segreteria dell’Ars non c’è alcun disegno di legge di proroga dell’esercizio provvisorio. La situazione che si viene a creare è paradossale. L’Ars, infatti, non può avviare al discussione sulla Finanziaria perchè la Commissione ha sospeso la trattazione e non ha proceduto agli atti propedeutici per l’invio a sala d’Ercole ma non può neanche approvare un esercizio provvisorio per prorogare la scadenza dei termini a fine marzo perchè non esiste un disegno di legge in materia.

Il disegno di legge poteva arrivare dal governo che, però, non lo ha predisposto. Per questo la Commissione bilancio è stata convocata d’urgenza dal Presidente Vinciullo che intende predisporre un sjuo disegno di legge di proroga di iniziativa parlamentare a firma della commissione da inviare a sala d’Ercole. Ma prima di un simile strappo vuole attendere di comprendere quale sia l’orientamento del governo.

La procedura corretta vorrebbe che la Commissione esaminasse un disegno di legge di provenienza governativa solo che al momento non c’è traccia della delibera in questo senso.

Dal governo, al momento, filtra solo che il presidente Rosario Crocetta avrebbe convocato la giunta per dopodomani, non è chiaro ancora se la proroga del provvisorio, che scade il 28 febbraio, sarà sul tavolo del governo. Crocetta oggi racconta di essere a Vittoria anche se qualcuno dice dia verlo avvistato in centro a Palermo ed è comunque ‘assediato’ dai disabili che lo attendono a palazzo d’Orleans.

Quello che si profila è una sorta di braccio di ferro poco comprensibile. Non predisporre l’esercizio provvisorio non metterà l’Ars in condizione di approvare un documento secco come vorrebbe il governo. I lavori, infatti, sono stati ormai bloccati da un preciso voto.  Intanto, in base al calendario della capigruppo stilato nei giorni scorsi, oggi l’aula si deve riunire con all’ordine del giorno proprio la manovra finanziaria.

Il nodo del contendere resta la possibilità di introdurre modifiche ed emendamenti che erano stati cassati. In fondo si tratta dell’ultima finanziaria della legislatura e tutti i deputati hanno qualcosa da dire in merito.

Ma nel frattempo tutto resta paralizzato e la Commissione rinviata in attesa di comprendere cosa voglia fare il governo “Al momento – dice il presidente della Commissione Vincenzo Vinciullo – manca qualsiasi tentativo di dialogo ma non abdichiamo alla speranza di intraprendere un confronto per evitare di sancire una rottura”.

L’intenzione del governo è stata palese all’approdo a sala d’ercole quando l’assessore baccei ha detti chiaramente che i tempi ci sono e l’intenzione sarebbe quella di ritornare a discutere di Finanziaria secca ma aprendo alla possibilità di inserire eventualmente quei 4-5 punti discussi in commissione Bilancio: Asu, ex sportellisti, disabili ed ex Province. Una piccola apertura a fronte della quale il presidente di turno, Venturino, ha convocato una nuova conferenza dei capigruppo.

In serata la capigruppo di è espressa dando 48 ore di tempo alla Commissione per trovare un accordo sui 300 emendamenti rimasti e sull’inserimento di norme che riguardino Asu, ex sportellisti, disabili ed ex Province. Se entro giovedì la Finanziaria secca con queste quattro aggiunte non uscirà dalla Commissione, giovcedì mattina la giungta varerà il ddl di eserciz<io provvisorio e nel pomeriggio Sala d’Ercole lo voterà

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