“Il ministro degli Esteri Angelino Alfano cerca voti in Sicilia ma ancora una volta ha tradito i siciliani e, in particolare, il cantiere navale di Palermo. E ora vorrebbe partecipare, da ‘protagonista’, alle elezioni del presidente della Regione. Magari insieme con il sindaco Leoluca Orlando e con i vertici del Pd, che non hanno detto una parola sui 5 miliardi di una commessa finiti nella Liguria di Toti, di Berlusconi e della Lega Nord”. Così Franco Busalacchi, candidato alla presidenza della Regione siciliana, commenta la notizia che riguarda la stipula da parte del governo italiano di un contratto con il Qatar per l’affidamento a Fincantieri della costruzione di 7 navi da guerra per rinforzare la flotta del paese arabo. Una mega commessa da 5 miliardi di euro finita interamente ai cantieri di Genova.

“Noi siciliani che a Palermo abbiamo uno dei cantieri storici della Fincantieri – spiega il candidato sostenuto dai movimenti autonomisti e sovranisti – siamo stati giustamente in trepidante attesa pensando che almeno una nave, anche in forza dei buoni uffici del demiurgo dell’operazione, il siculo-agrigentino Angelino Alfano, sarebbe stata costruita in Sicilia, dando cosi un po’ di ossigeno anche a noi”.

Mentre al cantiere di Palermo c’è un solo bacino attivo “assistiamo anche al silenzio del presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, del segretario regionale del Pd, Fausto Raciti e dei vertici del Partito democratico di Palermo. Cari operai del cantiere navale di Palermo, miei concittadini, – conclude Busalacchi – quando qualcuno tra gli indegni discendenti del Pci vi verrà a chiedere il voto, mandatelo a quel paese, insieme a quelli che, siatene sicuri, se venissero eletti entro i prossimi 5 anni, farebbero chiudere il cantiere navale. Sono bravi, l’hanno già fatto, a Termini Imerese con la Fiat”.