Il termine per la presentazione delle liste scadrà alle 20 e fino all’ultimo istante la sorpresa è dietro l’angolo. Cambiano di nuovo nomi e soprattutto ordine di presentazione dei candidati nel Pd dove la battaglia è, ormai, all’ultimo sangue. Sarebbero stati sostituiti anche i rappresentanti e presentatori di lista per mettere tutto nelle mani dei fedelissimi di Renzi in Sicilia.

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Balza agli occhi come anche a Palermo il Sottosegretario Maria Elena Boschi sia improvvisamente diventata capolista facendo scivolare al secondo posto Carmelo Miceli, segretario del Pd di Palermo. In caso di elezione cambia poco, la Boschi, infatti, quasi certamente opterà per l’elezione nell’uninominale e lascerà di conseguenza il posto al renziano palermitano.

Ma la Boschi guida anche le liste nei collegi di Ragusa-Siracusa e di Messina dove ha scalzato il segretario regionale del Pd Fausto Raciti e il rettore Pietro Navarra. Anche lì, però, nessun problema. La sottosegretario, infatti, punta all’elezione nel collegio blindato di Bolzano e dunque anche qui lo farà lasciando l’eventuale posto in Sicilia ai secondi. Diversa la situazione nel caspo in cui nons catti l’elezione a Bolzano. In questo caso la Boschi non potrà optare ma sarà la legge ad assegnarle il seggio in base alle performance nei vari collegi. Uno stimolo, insomma, ai secondi a correre nel territorio per garantirsi l’elezione in questa remota eventualità.

Altra sorpresa arriva da Monreale dove  ha rinunciato l’uscente Franco Ribaudo, polemico con la scelta degli altri candidati. Il Pd non si è minimamente preoccupato della polemica e lo ha sostituito con Salvo Lo Giudice, deputato regionale non rieletto nelle fila di Sicilia Futura. Di fatto la rinuncia ha dato spazio ad un altro renziano ‘ospitato’ dal Pd.

Stessa cosa accade nella Sicilia orientale dove a saltare, però, è una renziana per far posto ad un alleato di Sicilia Futura. Nicola D’agostino, segretario del partito di  Cardinale, prende il posto della presidente del Consiglio comunale di Catania Francesca Raciti nel collegio di Acireale. Anche lì il gioco delle rinunce dopo le elezioni, però, farà la differenza.

Si è fatta fuori da sola anche Concetta Raia, anche lei rinunciataria alla candidatura in polemica con i renziani

A destra la grande novità viene da Agrigento dove la lista di Forza Italia sarà guidata da Giusi Bartolozzi, magistrato 48 anni e compagna del vice presidente della Regione Gaetano Armao. E’ il terzo magistrato in corsa in queste elezioni. Ad avere avanzato richiesta di autorizzazione al Csm sono stati, altrove in Italia, anche il giudice di Treviso Angelo Raffaele Mascolo, che ha già ottenuto il via libera del Csm, e il sottosegretario alla Giustizia Cosimo Ferri.

La Bartolozzi solo nello scorso agosto ha incontrato per la prima volta Berlusconi e, come per Armao, è stato colpo di fulmine politico.

Ma le sorprese sembrano destinate a continuare in virtù anche di rinunce e polemiche che stanno creando problemi e tensioni. Dentro Forza Italia dopo la provocazione delle primarie social si va verso la candidatura anche di un giovane sostenuto proprio dalla lettera a Berlusconi del movimento giovanile azzurro

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