Le brutte abitudini sono dure a morire. E così, ancora una volta, non c’è accordo in Assemblea regionale siciliana sul patto per la Sicilia, quell’accordo sui finanziamenti al Sud nella parte che riguarda l’isola, che è già stato firmato fra Renzi e Crocetta. Un patto che per Forza Italia è inattuabile con 1100 cantieri che non partiranno mai

Ma l’Assemblea regionale siciliana non ci sta e il parlamento chiede rispetto così ieri sera l’Ars ha approvato la mozione con la quale si chiede di rimodulare e”correggere”, l’elenco degli interventi previsti in Sicilia dal Patto per il Sud. La mozione, inizialmente presentata dai deputati di Grande Sud-Pid e Forza Italia, e’ stata “alleggerita”
da alcune critiche di carattere politico avanzate dall’opposizione e integrata da un emendamento presentato dal
Pd.

“Farò mie le indicazioni e i suggerimenti”, ha detto il presidente della Regione Rosario Crocetta per chiudere la partita all’Ars ma il patto si può cambiare? La risposta è probabilmente no. L’iter è stato lungo e abbastanza preciso. La proposta è arrivata da Roma a Palermo con indicazioni chiare. andavano inserite opere immediatamente cantierabili per una quota, progetti esecutivi per il secondo terzo dei finanziamenti e il libro dei sogni era destinato all’ultima parte.

Il piano è stato redatto e spedito a Roma, poi modificato due volte sulle indicazioni della Presidenza del consiglio. Si è perfino rischiato che si rinviasse la firma tanto che sono stati firmati prima i patti per le città metropolitane di Palermo e Catania (anche e soprattutto per motivi politici).

Ora che il patto c’è, difficile che lo si modifiche perdendo ulteriore tempo per l’avvio di cantieri già difficili da far partire in tempo per le elezioni.

Il lupo perde il pelo ma non il vizio e ancora una volta quello di fare tutto scavalcando il Parlamento salvo poi recepirne le indicazioni che rischiano, una volta di più, di restare solo un pezzo di carta per far contenti i deputati.

La prossima seduta dell’ormai inutile Parlamento regionale sicilianao si terrà martedì 4 ottobre alle 16, il giorno
successivo si terrà la conferenza dei capigruppo per stabilire l’ordine dei lavori seguenti.

Il 5 ottobre si dovrà calendarizzare gli interventi in merito alla questione dei debiti fuori bilancio (130 milioni di debiti comparsi dal nulla!), ai rifiuti ed alle tariffe aeree ma sarebbe anche ora di avviare la sessione di bilancio solo che del documento non c’è traccia e questo lascia pensare che ancora una volta si arriverà a novembre inoltrato con il rischio di non riuscire ad approvarlo entro la fine dell’anno e dover ricorrere ancora all’esercizio provvosiro