“E’ inaccettabile che cittadini, commercianti e lavoratori siano ostaggio della Tecnis, che licenzia i lavoratori bloccando in tal modo i lavori dell’anello ferroviario, mentre gli abitanti dei condomini interessati e i commercianti dell’area vivono nella totale incertezza su quando avranno termine i loro disagi. La sottosegretaria Bellanova ha chiesto un incontro in prefettura. Benissimo, ma si devono vedere, in tempi brevissimi, i risultati e devono riprendere immediatamente i lavori con l’assunzione dei novanta operai di cui si fa cenno nei capitolati”. Così in una nota i portavoce di Sinistra Comune a proposito della vertenza dei lavoratori Tecnis, la società che si occupa dei lavori dell’anello ferroviario a Palermo.

“Sinistra Comune – proseguono i portavoce, che chiedono all’amministratore della società, Saverio Ruperto, di attivarsi rapidamente – non può accettare che si giochi col destino di chi lavora e subisce i disagi per un’opera assolutamente strategica per la città”.

Il movimento politico manifesta, inoltre, forte preoccupazione per le condizioni contrattuali imposte ai lavoratori edili: “Malgrado i sindacati da tempo affermino che il lavoro nell’edilizia sia usurante e non si possa lavorare da sessantenni nei cantieri, la legge Fornero costringe lavoratori di quell’età a salire sulle impalcature, mettendo a rischio le proprie vite. Ciò vale per il lavoratore morto nel pozzo una settimana fa e per l’operaio precipitato da un’impalcatura, al quarto piano di un cantiere di via Brigata Verona e che ora giace in condizioni critiche in un letto di Villa Sofia. Sinistra Comune chiede che l’Ispettorato provinciale del Lavoro dia avvio a una serie di controlli ed ispezioni nei cantieri di Palermo e provincia per scongiurare altri drammatici eventi di questo tipo. È chiaro, però, che non si può sospendere il giudizio sulla legge Fornero, che mette a rischio vite sui luoghi di lavoro, a fronte di migliaia di giovani disoccupati e costretti all’emigrazione”.