Ci preoccupano anche i 33 milioni di euro di debito fuori bilancio, di cui quattro serviti per l’acquisto beni e servizi di cui non comprendiamo l’origine – precisa – e, allo stato attuale, non c’è neanche l’accantonamento dei 90 milioni del contenzioso Amia. Una situazione di per sé allarmante a cui va aggiunta la mancata riscossione di multe e tributi che non fa altro che aumentare la crisi di liquidità del Comune stesso. È impensabile – dichiara Ferrandelli – che tale crisi possa essere risolta gravando sempre e solo sui cittadini. Il nostro obiettivo è infatti quello di aiutare i palermitani, mettendoli in condizione di pagare le tasse, non massacrarli con rette esorbitanti.

Dall’interlocuzione con l’assessore Gentile durante la commissione Bilancio di oggi – continua il consigliere – è emersa un’interessante ipotesi, ovvero la possibilità di modificare i regolamenti comunali in modo da agevolare i contribuenti, diluendo le tasse in quattro rate annuali e prevedendo una rateizzazione dei debiti. Se mettiamo tutti in condizioni di pagare, possiamo ridurre la crisi di liquidità del Comune e pensare anche ad abbassare le tasse. Un approccio, quello del nuovo assessore al Bilancio – conclude Ferrandelli – che denota progettualità e serietà”.