“Si abbassano altre saracinesche in città. Chiudono Energy e Murphy&nye di via Principe di Belmonte, ma anche la ditta Grillo di piazza Rivoluzione, annoverata fra le botteghe storiche del capoluogo e due negozi di via Vincenzo Cantavespri. Quello che sta succedendo è gravissimo”.

Lo dice a gran voce la consigliera comunale del PD, Luisa La Colla, in merito alla moria di negozi del centro storico di Palermo. “La via Roma – aggiunge – sembra ormai un deserto, così come tutte le strade limitrofe. Cosa si sta facendo per il commercio? Quali politiche sta adottando l’assessora Giovanna Marano che, invece, parla di ricrescita economica?”

“Imprenditori tartassati dalle tasse, Ztl, pedonalizzazioni mal progettate. Stiamo perdendo un patrimonio – continua la consigliera – che sarà difficilissimo ricostruire a causa soprattutto delle politiche scellerate della mobilità e alla scarsezza di questi assessori”.

Per La Colla “l’economia del centro storico non può essere basata solo su pizzerie, pub e venditori di patatine e kebab. Dobbiamo difendere l’artigianato e le botteghe storiche per le quali da troppi anni non si fa nulla. Dobbiamo attuare delle politiche per preservare quei pochi negozi che nonostante tutto resistono, seppur con grandi stenti”.

“È inconcepibile – commenta ancora La Colla – che dal suo insediamento la Marano non abbia prodotto una delibera degna di nota. La movida è allo sbando, i mercati generali abbandonati, i mercatini lasciati nell’anarchia, il commercio morente. Sarebbe il caso – conclude – che l’assessora facesse outing sulla sua incompetenza e si dimettesse autonomamente. Solo così potrebbe uscirne a testa alta”.

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