La drammatica morte per strada del terzo clochard nel giro di pochi mesi deve fare riflettere sulla effettiva efficacia delle misure fino ad oggi adottate dall’amministrazione locale per affrontare la grave situazione dei senza tetto a Palermo”. Lo dice Nadia Spallitta, responsabile regionale per le questioni ambientali e territoriali di Articolo 1, che aggiunge: “Anni fa –nel 2010 e nel 2013- il Consiglio comunale aveva approvato un mio emendamento con il quale si destinava il collegio La Sapienza di Piazza Magione a ricovero per l’emergenza abitativa. Un progetto che, tra l’altro, aveva anche una copertura finanziaria nella legge 25 del 1993 e che, inspiegabilmente, non ha mai trovato concreta attuazione. A mio avviso si potrebbe riprendere questo percorso e utilizzare i fondi residui della legge per dare una prima risposta all’emergenza abitativa, garantendo non solo un rifugio temporaneo, ma anche un’accogliente dimora pubblica soprattutto per i mesi più freddi dell’anno“.

“Condivido – sottolinea ancora Nadia Spallitta- la proposta dell’Assemblea permanente sull’emergenza abitativa di dare una soluzione strutturale e definitiva al problema utilizzando per queste finalità un immobile del patrimonio comunale, come, ad esempio, il collegio La Sapienza, o del patrimonio confiscato alla mafia usufruendo dei fondi specifici.

Si tratta ovviamente di interventi nel medio periodo al quale vanno aggiunti interventi che garantiscano una tutela immediata dei senza tetto anche attraverso convenzioni con altre istituzioni pubbliche -penso ad esempio all’immenso patrimonio delle Opere Pie- o, eventualmente, con soggetti. privati. A questo proposito- sottolinea la responsabile regionale per le questioni ambientali e territoriali di Articolo 1- si dovrebbe anche rivedere la disciplina regolamentare in materia di interventi socio-assistenziali: pur in presenza di migliaia di appartamenti sfitti il Comune ha sempre avuto difficoltà a stipulare contratti di affitto a favore dei senza tetto. Forse si potrebbero introdurre forme di agevolazioni fiscali per i proprietari locatori al fine di incentivare questo tipo di interventi”.

“Indubbio – chiosa Spallitta- che il problema sia complesso e che debba essere affrontato in un contesto di interventi organici e strategici con soluzioni che tengano conto delle questioni tecniche e finanziarie. Confido, pertanto, nella sensibilità dell’attuale assessore perché questo percorso virtuoso, oggi indispensabile, venga finalmente intrapreso affinchè a Palermo non succeda più che si possa morire da soli per strada”.

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