Vendeva alimenti congelati spacciandoli per freschi mentre nel laboratorio gli alimenti erano in cattivo stato di conservazione. Il titolare di un bar pasticceria, in via Galileo Galilei, a Palermo, è stato denunciato all’autorità giudiziaria per frode in commercio e cattivo stato di conservazione di alimenti.

Le violazioni sono merse nel corso del sopralluogo del Nucleo antifrodi della polizia municipale, nei locali dove vengono somministrati alimenti e bevande, nell’ambito dei controlli sulla sicurezza alimentare, predisposti dal comandante Vincenzo Messina.

Circa 50 chili di prodotti sono stati sequestrati: 200 cornetti vuoti, 100 bignè, 50 cornetti con crema, 40 “sfincie”, 30 danesi ed ancora spiedini di carne, crocchette, patatine da friggere e fragoloni.

Durante il sopralluogo gli agenti riscontravano all’interno dei locali, l’esposizione nei banchi frigo di prodotti di pasticceria sfusi: cornetti, cassatine, bigné con crema, cassate, sfincie, genovesi e iris con ricotta, indicati come prodotti freschi nei cartelli esposti al pubblico.

Dagli accertamenti compiuti nel laboratorio di produzione, veniva verificata la scarsa efficienza di un frigo congelatore a pozzetto che risultava in pessimo stato, sudicio, privo del termometro indicante la temperatura refrigerante, con la presenza di condensa e le guarnizioni divelte, elementi compromettenti la salubrità degli alimenti.

All’interno del frigo, gli alimenti erano privi di protezione e con evidente rischio di contaminazione. E’ stato inoltre accertato che la ricotta utilizzata per la farcitura di cassate, sfincie, bigné, crostatine e cornetti, era di origine congelata, ma l’informazione ai clienti contenuta nei cartelli, indicava invece in maniera inequivocabile di prodotti di pasticceria fresca.

Per questi motivi, oltre al sequestro di circa 50 chili di alimenti, il titolare è stato denunciato all’autorità giudiziaria per frode in commercio e cattivo stato di conservazione di alimenti congelati, venduti come freschi.

Con questa ulteriore operazione, ammontano a circa 250, i chili di alimenti sequestrati negli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande che utilizzano ingredienti congelati senza darne preventiva informazione ai consumatori, come previsto dalla normativa vigente.