La pace sembra davvero lontana. Almeno dalla parti di Rosario Crocetta che non vuole proprio saperne di avere ancora in giunta Giovanni Pistorio.

Se ieri il governatore pur essendo schietto aveva passato il testimone all’assessore alle Infrastrutture chiedendo di lasciare l’esecutivo, oggi è decisamente più trinciante. I toni da invito restano, per carità, ma nella nota inviata poco dopo l’intervista rilasciata da Pistorio a BlogSicilia, Crocetta è perentorio: “Presenti le dimissioni, per evitare che al suo dimissionamento si proceda d’ufficio”.

Il caso com’è noto riguarda l’inchiesta di Trapani e nelle specifico le intercettazioni – vecchie e nuove – in cui è finito l’assessore che non è indagato.

“Pistorio – esordisce Crocetta nella nota – si deve dimettere, non per ragioni giudiziarie che certamente io non ho sollevato, ma poiché è venuto meno il rapporto di fiducia politica del presidente nei suoi confronti”.

Mi astengo dal pubblicare tutte cose false come indicibili che il medesimo ha esternato per mesi ai suoi collaboratori – prosegue il presidente della Regione – ma l’ultima intercettazione, registrata non il giorno dell’uscita dal carcere di Cuffaro, bensì il 13 marzo scorso, mostra con chiarezza che Pistorio vuole tenere segreti i rapporti politici con Cuffaro, oltre che – continua il presidente – con altri soggetti politici estranei alla coalizione. In politica questo si chiama tradimento”.

“Per carità, Pistorio è liberissimo di perseguire,con estrema ingratitudine, tutti i disegni politici che vuole, ma lo può fare da libero cittadino, non certamente mentre è assessore del mio governo. Presenti le dimissioni, – conclude Crocetta – per evitare che al suo dimissionamento si proceda d’ufficio”.