“Continua il linciaggio morale di un grande giornale nei miei confronti. Un linciaggio mediatico pesante, diffamatorio ed interessato perché mira a screditare e ad infangare la mia persona a fini elettorali”.

E’ uno sfogo duro ed esacerbato quello contenuto in una lettera aperta che l’ex Presidente della Regione, condannato per favoreggiamento ad un mafioso e che dalla sua scarcerazione per fine pena non ha mai smesso di restare sotto i riflettori.

Totò Cuffaro, che non ha nascosto le sue simpatie politiche pur non potendo svolgere attività politica attiva oggi dice basta a quella che definisce ‘una aggressione mediatica e politica’ nei suoi confronti dopo che è stata pubblicato un nuovo articolo nel quale, dopo un incontro con ils egretario provinciale dell’Udc Ester Bonafede, lo si chiama in causa anche in vicende politiche e giudiziarie delle quali fa sapere di non conscere mentre denuncia come parzialmente false le ricostruzioni dell’incontro.

“Si fa ormai questo ‘lavoro’ contro di me da quasi 20 anni. Nella fattispecie, Ester Bonafede e l’Avv. Carmelo Carrara, che mi ha anche assistito nella mia detenzione, è vero, mi hanno dato la possibilità di salutare a casa loro, invitandomi a pranzo, il segretario Udc Lorenzo Cesa che non vedevo da anni e al pranzo hanno partecipato l’On Lentini e la moglie. È anche vero che ho difeso Saverio Romano, che Lentini contestava ma credo che il mio rapporto con Saverio Romano, di affetto e stima reciproca, sia notorio e di questo ne sono orgoglioso. Non ho mai detto invece che se Lentini si fosse candidato a sindaco lo avrebbero arrestato. E’ falso!”

“Non abbiamo parlato di nient’altro – scrive Cuffaro – e non capisco perché si costruisca trame irreali e fantasiose; anzi lo capisco. Siamo in campagna elettorale. Cosa c’entrano le trame, gli affari, l’Anas, gli appalti? Solo vergognose falsità. Casa c’entro io con Antonello Montante, notoriamente amico e in rapporti con i miei nemici e carnefici politici? Come si fa ad imbastire dal niente le illazioni oggi pubblicate dal quotidiano? Si può dal nulla elucubrare la ricostruzione di oggi?”.

“Basta leggere le stesse registrazioni riportate per capire che con me non si è parlato di niente che riguardasse affari e trame, a cui invece il giornalista e i titoli alludono, creando accostamenti suggestionanti. È deontologicamente etico che un giornale continui questo linciaggio nei confronti miei e della mia vita? L’avere pagato con grande rispetto nei confronti della Giustizia i miei errori non basta?”.

“Finita di scontare tutta e per intero la mia pena detentiva devo rimanere detenuto per tutta la vita? Mi si dica quale obiettivo si vuole raggiungere. Chiederò comunque alla Giustizia che garantisca anche a me, come a ogni cittadino, la tutela dei miei diritti. Capisco la loro campagna elettorale in favore di Leoluca Orlando ma credo che stiano esagerando e penso proprio che sortiranno l’effetto opposto a quello che pensano di ottenere”.