Grande successo per Don Chisciotte di Marius Petipa con le musiche di Ludwig Minkus, in scena martedì 20 febbraio alle ore 20.30 per la stagione del Teatro Massimo, e in replica fino al 25 febbraio. Applauditissimi la coreografia originale di Petipa ripresa da Lienz Chang, il direttore Aleksej Baklan sul podio dell’Orchestra del Teatro Massimo, il Corpo di ballo del Teatro Massimo e in modo particolare i due artisti ospiti Leonid Sarafanov e Olesja Novikova. L’allestimento è dell’Opera di Tbilisi con scene e costumi di Vyacheslav Okunev. Lo spettacolo di ieri era dedicato alla memoria di Elisabetta Terabust, scomparsa da poco.
Tra il pubblico presente in sala vi era anche il coreografo francese Angelin Preljocaj, che dopo lo spettacolo si è congratulato con Lienz Chang, con i solisti e con il Corpo di ballo del Teatro Massimo.

Don Chisciotte è uno dei tanti frutti della collaborazione del geniale coreografo Marius Petipa con il compositore Ludwig Minkus: rappresentato per la prima volta nel 1869 al Teatro Bol’šoj di Mosca, conobbe poi una seconda versione nel 1871 per il Teatro Mariinskij di San Pietroburgo. La storia è ispirata ad alcuni capitoli del Don Chisciotte della Mancia di Miguel de Cervantes: il “cavaliere dalla trista figura” e il suo scudiero Sancho Panza sono infatti testimoni della storia d’amore tra il giovane Basilio e la bella Kitri, alla quale il padre vorrebbe imporre un ricco sposo: i due innamorati tentano di fuggire insieme e nel secondo atto vengono ospitati in un campo di zingari, dove ritrovano Don Chisciotte. Dopo aver combattuto contro un mulino a vento, Don Chisciotte si addormenta e sogna di correre in soccorso della Regina delle Driadi; come ricompensa Cupido gli mostra la sua amata Dulcinea. All’alba il padre di Kitri riesce a raggiungere i due innamorati e riporta a casa la fanciulla; il terzo atto si apre con i preparativi per il matrimonio di Kitri e del suo ricco fidanzato: ma Basilio finge di uccidersi per la disperazione e ottiene così finalmente il consenso per le nozze. Il balletto si conclude quindi nel giubilo generale.
Nel ruolo di Kitri è Olesja Novikova, prima ballerina del Balletto Mariinskij di San Pietroburgo, vincitrice dell’International Vaganova-Prix Competition di San Pietroburgo nel 2002. È nata a San Pietroburgo dove si è diplomata all’Accademia Vaganova per poi entrare nel Balletto del Teatro Mariinskij nel 2002. Al Teatro Mariinskji ha interpretato tutti i grandi titoli del balletto classico.
Accanto a lei nel ruolo di Basilio Leonid Sarafanov, primo ballerino del Balletto del Teatro Mikhailovskij di San Pietroburgo. Nato a Kiev, si è diplomato alla Scuola Coreografica di Kiev, nel 2002 è entrato a far parte del Balletto Mariinskij di San Pietroburgo. Dal 2011 fa parte del Balletto del Teatro Mikhailovskij di San Pietroburgo. È stato vincitore di diversi Concorsi internazionali di balletto nel corso della sua carriera, tra i quali il Concorso Internazionale di danza “Rudolf Nureyev” (Budapest, 2000). Nel 2006 è stato insignito del premio “Benois de la danse” e del premio “Spirit of Dance” nella categoria “Star” dalla rivista Ballet, e nel 2010 del premio Teatrale Nazionale di Mosca nella categoria “Migliore ruolo maschile nel balletto”.

In scena insieme a loro Benedetto Oliva (Don Chisciotte), Giuseppe Rosignano (Sancho Panza), Monica Piazza (Dulcinea), Gaetano La Mantia (Lorenzo), Marcello Carini (Gamache), Riccardo Riccio (Espada), Francesca Davoli (Mercedes), Francesca Bellone e Jessica Tranchina (Due amiche di Kitri), Annalisa Bardo (Regina delle Driadi), Yuriko Nishihara (Cupido), Daniele Chiodo (Capo degli zingari), Gianluca Mascia (Zingaro) e Giorgia Leonardi (Zingara).
Repliche fino a domenica 25 febbraio; giovedì 22 e sabato 24 febbraio danzeranno Linda Messina (Kitri) e Alessandro Staiano (Basilio) con Fabio Correnti (Don Chisciotte), Emilio Barone (Sancho Panza), Diego Mulone (Espada), Giorgia Leonardi (Mercedes), Annalisa Bardo (Regina delle Driadi).

(foto fornite dall’ufficio stampa)