“Sono amareggiato e dispiaciuto per quanto successo con i fratelli Pellegrino, non è mia abitudine eludere i problemi e le situazioni difficili, poiché in un anno di governo ho ricevuto migliaia di persone in Sicilia e per questo sento il dovere di scusarmi personalmente per la situazione incresciosa che si è creata, per la quale ho già provveduto a chiamare i fratelli Pellegrino”.

E’ la replica dell’assessore regionale alla Famiglia ed alle Politiche sociali, Gianluca Miccichè, al servizio televisivo mandato in onda ieri sera dalla trasmissione Le Iene nel corso del quale l’inviato Cristiano Pasca ha documentato la grave situazione di Alessio e Gianluca, due fratelli palermitani affetti da tetraplegia spastica e senza assistenza domiciliare, nonostante gli spetterebbe di diritto. Alessio e Gianluca, hanno atteso una intera giornata negli uffici dell’assessorato nella vana speranza di incontrare Miccichè.

Il servizio ha suscitato grande indignazione, tanto che il M5S ha chiesto le dimissioni immediate di Miccichè che respinge le accuse ed in una lunga nota ufficiale spiega: ” Le promesse che ho fatto nel 2016 sono state mantenute. Il progetto sperimentale denominato “Vita Indipendente”, per il quale la dotazione finanziaria è pari a 100 mila euro per Distretto, è partito e i fratelli Pellegrino, pur essendo rientrati in graduatoria, non hanno potuto beneficiare dei contributi del 2014 a causa dell’esaurimento dei fondi. Per il 2015 il distretto socio sanitario di Palermo ha ritenuto di non
inserirli ed ancora, per il 2016, il Comune di Palermo non ha presentato i progetti per entrare in graduatoria.
Nel frattempo ci siamo adoperati, tramite una Cooperativa che beneficia di contributi da parte della Regione, per cercare di fornire un supporto per le esigenze di prima necessità”.

L’assessore continua: ” In atto i fratelli Pellegrino dispongono di 2 ore al giorno erogate dal Comune più altre 2 ore erogate per il tramite della Regione, tramite il fondo non autosufficienze, che gli consentiranno di avere un’assistenza, seppure ridotta, per tutto il 2017. I fratelli Pellegrino, in base al piano personalizzato redatto dall’Unità di
Valutazione Multidimensionale (UVM), facente capo al Distretto socio-sanitario di Palermo, e composta da personale dell’ASP e del Comune, hanno riconosciuta una necessità pari a 6 ore di assistenza domiciliare giornaliera, di cui, in atto, 4 sono garantite”.

L’assessore fornisce anche dei dati: “Al riguardo, stiamo valutando col Distretto la possibilità che rientrino nella delibera di giunta del gennaio 2016 che approva la riprogrammazione della somma di € 1.600.000,00 per l’implementazione dei progetti di vita indipendente. Cosciente e consapevole della gravità della situazione mi sono prontamente attivato per costituire un tavolo tecnico, insieme ai Dipartimenti regionali della sanità e del Bilancio e al Garante per la disabilità, affinchè si attivi immediatamente il “Fondo regionale per la disailità”, come nel resto delle regioni d’italia, dove far confluire, oltre alle risorse nazionali (Fondo non Autosufficienze, Vita Indipendente e Dopo di Noi), fondi regionali, che come Governo ci impegneremo prontamente a reperire”.

E ancora: “Inoltre si sta lavorando alla redazione del programma attuativo per la gestione del fondo nazionale “Dopo di Noi”, per il quale la dotazione finanziaria per il 2017 è pari a circa 7 milioni di euro, in cui potrebbero rientrare a pieno titolo i fratelli Pellegrino che, sempre tramite il Distretto socio-sanitario , beneficerebbero di un’assistenza continuativa”.

Infine Miccichè conclude: “Detto questo, tengo a precisare che la Regione Siciliana, purtroppo, sconta il gap finanziario nel quale si trova, non riesce a coprire tutti i servizi assistenziali di cui necessitano gli oltre 3.682 disabili gravissimi presenti sul territorio, per i quali occorrerebbero oltre 500 milioni, per un’assistenza domiciliare H 24, a fronte dei 40 disponibili per il 2017 e per i quali oggi le uniche risorse disponibili provengono da fondi nazionali, che seppur consistenti risultano del tutto insufficienti.
Al riguardo preciso inoltre che l’Assessorato alla Famiglia funge esclusivamente da organo di programmazione generale, in funzione delle linee guida dettate dal Ministero e che compete ai Distretti socio sanitari, cui la regione si limita a trasferire le risorse, l’individuazione dei soggetti beneficiari e la gestione delle risorse”.

“Pur comprendendo la difficoltà mediatica dell’Assessore Micciché e pur conoscendo le gravi difficoltà finanziarie della Regione, spero che una vicenda personale che richiede l’impegno di tutti non si trasformi in un triste ed inqualificabile scaricabarile fra istituzioni, che finisce solo per screditarle ulteriormente.
La verità dei fatti è stata poco fa certificata dallo stesso Assessore Micciché, che afferma di aver stanziato 100.000 euro per ogni distretto (quindi da dividere fra decine di Comuni) quando il solo Comune di Palermo destina agli stessi servizi, con fondi propri, ben 1,4 milioni di euro.
Il Comune di Palermo sta facendo e fa tutto quanto necessario e nelle sue possibilità per asssistere i due fratelli Pellegrino ed altri oltre 100 cittadini che hanno analoghi problemi.
La Regione e lo Stato facciano la propria parte, smettendola con i vergognosi tagli alla spesa sociale che stanno portando avanti da anni.
Da parte nostra, sempre la massima disponibilità a sederci attorno ad un tavolo per trovare soluzioni concrete.”
Lo ha dichiarato l’Assessora Agnese Ciulla.

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