Il governatore Crocetta non ci sta. Perché lui ai problemi dei disabili è sensibile. E così quando mercoledì non si è presentato alla commissione Bilancio, dove si discuteva proprio dei fondi da destinare all’assistenza delle persone non autosufficienti, il presidente della stessa commissione, Vincenzo Vinciullo, non l’ha presa bene.

Sull’assenza di Crocetta, Vinciullo si era dapprima cautamente espresso al microfono di Stefania Petyx, inviata di Striscia La Notizia, definendo comunque l’episodio “molto grave”. Per poi, come documentato dal servizio andato in onda, telefonare alla stessa Petyx per apostrofare Crocetta come “quella merda”.

Per il governatore è davvero troppo. Ed oggi affida ad una nota stampa ufficiale, corredata dalle foto delle conversazioni intercorse tra lui e Vinciullo, la propria versione dei fatti.

Ecco cosa spiega Crocetta: “Lunedì 20 marzo dovendo ancora elaborare il piano finanziario sia per Riscossione Sicilia, sia per la disabilità e in più avendo un impegno per mercoledì mattina – giorno di convocazione della commissione – con la Procura di Messina, cerco di contattare Vinciullo per chiedergli di spostare la mia audizione sulla base del fatto che avevo già detto in commissione Salute, di avere bisogno di almeno una settimana per preparare le proposte del governo sulla disabilità”.

Dopo la premessa, si entra nello specifico: “Telefono quel giorno alle 16:57 e Vinciullo non mi risponde. Alle 16:58 mando
a Vinciullo un messaggio “ho bisogno di parlarti”. Vinciullo, non io, risponde “sono a Roma, ti chiamo appena posso”. Lo richiamo alle 17:44, non mi risponde. Gli rimando un messaggio alle 17:45 “ho bisogno di parlarti”. Lo richiamo alle
17:46, non risponde. Mi rimanda un altro messaggio, sempre lunedì, “ti chiamo appena posso”.

Andiamo a giorno 21, martedì. Chiamo Vinciullo per sapere se la mia audizione era stata rinviata o no, alle 14:22 per ben 2 volte e alle 16:09 e alle 16:10. Vinciullo non risponde”.

Prosegue il governatore: “Giorno 22, mercoledì, lo chiamo alle 9:10 sempre per verificare se l’incontro fosse confermato o meno. Gli mando un messaggio alle 9:12 per comunicargli che lo chiamavo da tre giorni, messaggio a cui non ha risposto. Lo richiamo alle 11: 13 e non risponde.
Volevo semplicemente spigare a Vinciullo, anche quel mercoledì, che ero disponibile all’incontro subito dopo la delibera di giunta sul piano della disabilità e non prima poiché in quel caso non avremmo avuto nulla da discutere. Tra le altre cose, non solo Vinciullo continua a non rispondere, ma dice una sonora bugia che sapeva che io mi trovavo a Roma, quando nessuno glielo ha mai comunicato, non dicendo a nessuno che io lo avevo cercato più volte e lui non aveva mai risposto, che è una cosa molto singolare per il presidente di una commissione parlamentare e che volevo solo che l’incontro con le persone diversamente abili avvenisse, non sulla base di chiacchiere, ma di un piano concreto approvato dalla giunta”.

“Quel giorno stesso – tuona il governatore – non solo non risponde alle mie continue richieste di contatto, ma invece di chiamarmi per telefono per dirmi che l’incontro stava per cominciare – e nel momento in cui non lo fa io penso abbia accettato la mia richiesta di rinvio – ma inventa che io ero a Roma e che ero “una merda” perché avevo mentito su dove mi trovassi.
Non voglio ricambiare le ingiurie fecali di un rappresentante delle istituzioni, però o Vinciullo smentisce affermando che si è sbagliato, oppure sarò costretto a rivolgermi alla Procura perché non si agisce in questo modo.
In ogni caso chiedo al presidente Vinciullo di convocare urgentemente la commissione bilancio per discutere gli emendamenti elaborati dal governo sulla disabilità”.