Otto progetti, co-finanziati dalla Fondazione con il Sud, con l’obiettivo di contrastare la dispersione scolastica a Palermo, per un totale di 23 scuole interessate in 17 quartieri diversi, 6.500 studenti tra i 6 e i 17 anni coinvolti, 520 docenti, 500 famiglie, 43 enti del terzo settore e 10 enti pubblici.

Sono questi i numeri dell’attività delle reti di partenariato attivate nel capoluogo siciliano nell’ambito del bando “Educazione dei Giovani 2013”, promosso dalla Fondazione con il Sud.

Per discutere dei risultati finora raggiunti e delle prossime sfide si è tenuta oggi “School Plus”, una giornata di studi sul tema dell’inclusione scolastica, organizzata da Libera Palermo e dal Cesie presso il centro diaconale “La Noce” di Palermo. Un seminario che ha visto la partecipazione di esperti del settore e addetti ai lavori e l’intervento, tra gli altri, del presidente della Fondazione con il Sud Carlo Borgomeo, dell’assessore alla Cittadinanza sociale del comune di Palermo Agnese Ciulla e del Garante per l’infanzia e l’adolescenza del comune di Palermo Pasquale D’Andrea.

Dibattiti, videointerviste e tre tavoli tematici che hanno fatto il punto sui risultati raggiunti dagli otto progetti nel campo della lotta alla dispersione scolastica che, in Italia, riguarda il 17,6% dei giovani (circa 750 mila ragazze e ragazzi), contro una media europea del 12,8%: cifra che in termini economici costa 70 miliardi di euro l’anno al nostro Paese, pari al 4% del Pil. A Palermo, fra scuola primaria e secondaria di primo e secondo grado, la dispersione scolastica riguarda il 25,4% degli alunni.

“Fare rete è mettere insieme le risorse positive di una comunità per produrre cambiamento, anche nei territori più difficili e anche quando il ‘nemico’ da combattere sembra troppo forte – ha detto Borgomeo – Queste otto esperienze palermitane ci dimostrano che tutto ciò è vero. Collaborare per cercare soluzioni possibili, condividendo idee, progettualità, conoscenze, talenti è la strada giusta da percorrere per affrontare ad armi pari fenomeni pesantissimi come l’abbandono e la dispersione scolastica, vere piaghe sociali per Palermo e la Sicilia, come per tutto il nostro Sud. Lavorare insieme per il futuro dei nostri giovani è un atto non solo giusto, ma dovuto: non possiamo pensare di cambiare le cose, di creare sviluppo, di avere società giuste e “pulite” se abbandoniamo a se stesse le nuove generazioni. Sarebbe opportuno che questa diventi una priorità per la politica. Siamo e dobbiamo sentirci tutti responsabili della crescita dei nostri ragazzi, tenendo bene a mente che solo le comunità che si prendono cura del loro benessere possono avere solide basi per costruire il proprio futuro”.

“Lavorare insieme e fare rete è l’obiettivo della nostra amministrazione – ha detto l’assessore Ciulla – grazie alla Fondazione con il Sud che, come altre fondazioni, ha investito meglio e più velocemente delle istituzioni nel campo del sociale. La dispersione scolastica è un fenomeno che nasce in situazioni e contesti complessi e va affrontato con interventi strutturali di presa in carico dei bambini e delle loro famiglie. Non possiamo rischiare che i progetti finiscano e le persone restino in una dimensione assistenziale”.

Le attività della Fondazione con il Sud non si fermano qui. Mediante l’impresa sociale “Con i Bambini”, interamente partecipata dalla Fondazione, sono stati pubblicati i primi due bandi del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, dedicati alla prima infanzia (0-6 anni) e all’adolescenza (11-17 anni), per un totale di 115 milioni di euro. Le iniziative sono rivolte a organizzazioni del terzo settore e al mondo della scuola.

Dati sulla dispersione scolastica a Palermo

Secondo i dati dell’Osservatorio Provinciale sul fenomeno della dispersione scolastica a Palermo, il 25,39% degli alunni delle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado si trovano in una situazione di dispersione scolastica.
Il 2,15% degli alunni ha abbandonato la scuola (0,15% primaria, 0,42% secondaria di primo grado, 1,58% di secondo grado).
L’1,63% non ha assolto l’obbligo di istruzione al compimento dei 16 anni (0,29% secondaria di primo grado, 1,34% di secondo grado).
Il 5,21% di alunni della scuola secondaria non ha avuto convalidato l’anno scolastico per le assenze (2,13% primo grado, 3,08% secondo grado).
Il 19,89% non è stato ammesso (0,7% primaria, 4,64% secondaria di primo grado, 14,55% di secondo grado).
Lo 0,6% risulta evasore dalla scuola (0,13% primaria, 0,12% secondaria di primo grado, 0,35% di secondo grado).

Articoli correlati