È morto a Palermo il pittore Aldo Pecoraino. Avrebbe compiuto 90 anni il 10 dicembre e in quella occasione era previsto un incontro in suo onore. L’artista era considerato uno dei pilastri dell’arte siciliana, grazie all’attaccamento alla sua terra e alla riproduzione fedele delle essenze e dell’anima della Sicilia e dei suoi territori.

Pecoraino si diplomò in pittura all’Accademia delle Belle Arti di Palermo nel 1954 dove ebbe la cattedra di restauro fino al 1996. Fra gli anni ’50 e ’60 vinse numerosi premi per le arti figurative. Sono anni di intensa attività artistica ed
espositiva e di sodalizio, amicizia e crescita con l’ambiente intellettuale palermitano. Primi fra tutti Enzo e Elvira
Sellerio, che gli saranno sempre accanto e diverranno i suoi principali collezionisti, Leonardo Sciascia, lo scultore Giacomo Baragli, il fratello scultore Mario Pecoraino e molti altri.

E’ del 1989 un’importante antologica, allestita presso la Civica Galleria d’Arte Moderna di Palermo, con testi e interventi di Vincenzo Consolo, Vittorio Fagone e Maria Giuseppina Mazzola.

Dal 1993, dopo un’ultima mostra a Gibellina, “Il canto della Terra”, trascorre un periodo di isolamento dalla vita artistica, ma continua a dipingere e a esprimere la sua visione di Sicilia e di natura. Nel 2010 riprendono le esposizioni, personali e collettive, l’ultima nel 2015 dove espone a Castellana Sicula presso il Club Culturale Castellanese, “La vita per la pittura, visioni madonite” a cura di Filippo Pecoraino.

Visse e lavorò tra Palermo e Gibilmanna dove ha ritratto all’infinito la magica quercia immortale di Piana delle Fate, sopravvissuta all’incendio, che anni fa distrusse in parte anche la sua abitazione.