Sarà consegnata al tribunale di sorveglianza di Bologna una petizione lanciata su change.org che in poche ore ha già ottenuto oltre 51mila adesioni. Lo scopo è quello di ribadire, con forza, dopo le polemiche sul diritto del boss ad “una morte dignitosa”, “Che Riina rimanga in carcere”, questo infatti il titolo della petizione.

Intanto, ieri ed oggi, il boss, collegato in videoconferenza, ha partecipato disteso in barella, dal carcere di Parma, alle udienze relative al processo sulla strage del rapido 904 e sulla trattativa Stato-mafia.

Nel testo della petizione si legge: “Toto Riina è un criminale italiano considerato il capo di Cosa Nostra, la più grande organizzazione mafiosa in Italia. Feroce e sanguinario è ritenuto il mandante di innumerevoli omicidi e di due grandi stragi mafiose: quella di Capaci e Via D’Amelio nelle quali persero la vita i giudici Giovanni Falcone (con la moglie e membri della sua scorta) e Paolo Borsellino e membri della sua scorta.
Il Tribunale di Sorveglianza di Bologna deve decidere se lui possa avere “una morte dignitosa” e per questo uscire dal carcere”.

Intanto, i membri del movimento antimafia ‘Ammazzateci tutti’, hanno annunciato lo sciopero della fame in caso di scarcerazione del boss.

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