Ventisette anni, pregiudicato per occupazione abusiva di un immobile, gravitante intorno al Villaggio Santa Rosalia praticamente da tutta la vita. Questo il profilo di Fabrizio Tre Re fermato oggi dai carabinieri perchè considerato l’autista della spedizione che portò all’omicidio di Andrea Cusimano, il fruttivendolo del Capo assassinato dopo un inseguimento fra i vicoli del mercato.

Un omicidio commesso da Calogero Pietro Lo Presti che con la vittima aveva avuto una discussione in mattinata e che poi è tornato, lo stesso 26 agosto, a bordo di una smart nera guidata da Tre Re secondo la ricostruzione dei Carabinieri.

Furono proprio i militari che avevano interrotto la lite poco più di un’ora prima a intercettare il killer che stava per fuggire. Un carabiniere lo afferrò impedendogli di salire proprio sulla smart guidata da Tre Re che si diede alla fuga.

L’auto venne ritrovata in seguito ma restano tante le cose da chiarire. Tre Re è lo zio di Lo Presti e per accompagnarlo a commettere l’omicidio ha utilizzato la macchina intestata alla moglie. Peraltro i suoi precedenti penali non sono di alto profilo ma riguardano solo l’occupazione abusiva.

Insomma il personaggio non sembra proprio di alto spessore criminale come le modalità del delitto avrebbero fatto pensare. Ingenuo l’uso di una vettura di famiglia. ingenuo far ritrovare l’auto kin perfette condizioni. I killer di mafia brucianom i mezzi usati per i delitti e per la fuga.

Da chiarire anche il movente della lite e del delitto. insomma tante stranezze che sembrano riprotare l’intera vicenda ad un c ontesto molto diverso da quello dei professionisti della criminalità organizzata.

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