Attivando investimenti per oltre 60 milioni di euro, decolla anche in Sicilia l’housing sociale, grazie all’apposito programma statale, già operativo nel resto del Sud Italia, promosso da Fondazione Housing Sociale e Cassa depositi e prestiti nell’ambito del Fondo Interventi abitativi sottoscritto da Cdp, banche, assicurazioni, casse di previdenza e ministero delle Infrastrutture.

Il Fondo Esperia, controllato da Cdp e gestito da Fabrica Immobiliare Sgr, si è aggiudicato la gara per l’attuazione degli interventi nell’Isola, bandita dalla Regione siciliana che ha stanziato 30 milioni, cui si aggiungono 30 milioni del Fondo. I programmi potranno ricevere integrazioni da altre fonti finanziarie pubbliche e private.

La Regione lo scorso 24 marzo ha pubblicato l’avviso per la presentazione di manifestazioni di interesse, che dovranno essere inviate entro il prossimo 22 luglio.

Sono già diversi gli imprenditori edili e gli enti locali che, avendo partecipato ai sei incontri illustrativi territoriali organizzati dai sistemi di Ance Sicilia e di Legacoop, intendono acquisire la piena disponibilità degli immobili e le relative concessioni amministrative per proporre al Fondo Esperia e alla Fondazione la trasformazione di aree urbane in complessi di edilizia residenziale pubblica per migliorare e rafforzare la condizione di vita di giovani coppie e categorie deboli (nuclei a basso reddito, anziani in condizioni svantaggiate, studenti fuori sede, sfrattati, immigrati regolari a basso reddito) che non rientrano nei criteri per l’assegnazione di un alloggio popolare.

L’housing sociale prevede canoni di  locazione adeguati al reddito in un contesto abitativo dignitoso e ricco di servizi condivisi che sviluppino le relazioni umane e aiutino chi, dovendo lavorare, non ha tempo e mezzi per l’assistenza ad anziani e bambini.

Varie le formule. Le imprese possono cedere gli immobili da trasformare al Fondo, che poi bandisce la gara per la realizzazione degli interventi. Oppure possono scegliere la costruzione in proprio e la vendita al Fondo. O ancora, soluzioni intermedie e varie opzioni per la locazione o l’acquisto. I programmi coinvolgono le imprese direttamente nella gestione della manutenzione degli immobili e dei servizi comuni: ciò, rispetto alle case popolari, offre maggiori garanzie di qualità dell’esecuzione delle opere.

Santo Cutrone, presidente di Ance Sicilia, ha dichiarato: “Il modello di promozione che abbiamo scelto, quello degli incontri territoriali, per illustrare le opportunità del bando, è stato efficace e assai apprezzato dai gestori del fondo e dagli imprenditori. Dovrebbe diventare la prassi in tutti i bandi della Regione per stimolare l’utilizzo delle risorse messe a disposizione per attivare investimenti e sviluppo. Il programma di housing sociale – ha concluso Cutrone – consentirà di creare numerosi posti di lavoro in edilizia e di rispondere in chiave moderna e adeguata alla fortissima domanda di alloggi a basso costo e di elevata qualità nell’Isola”.