“Abbiamo esercitato il ruolo politico che ci spetta come parlamentari entrando in aula per eleggere un organo fondamentale del parlamento siciliano. Il presidente ha una funzione istituzionale e super partes. Basta questo per dire che partecipare alla votazione è un dovere. Le decisioni assunte dagli altri partiti sono rispettabili. Però quando si deve assumere, insieme, una linea, è opportuno che ci si parli”. Lo afferma Nicola D’Agostino, deputato e segretario regionale di Sicilia Futura.

Il deputato scarica sul Pd la colpa di un errore di valutazione e non accetta le critiche. ” Mi interrogo su quale paura abbia il Pd ad esercitare il diritto di voto partecipando alle votazioni per eleggere il presidente dell’Assemblea regionale siciliana che poi dovrà essere a garanzia di tutti. Forse quella di scoprire che votando escono gli altarini e le
vere stampelle? Non aver votato è stato un inedito clamoroso errore di valutazione”.

“Alla prima uscita d’aula la maggioranza ha dimostrato di tenere perfettamente, raggiungendo il risultato 35 voti sui 35 disponibili per la coalizione”. dice Alessandro Aricò, presidente del gruppo parlamentare di Diventerà Bellissima, alla conclusione della seconda votazione di oggi per l’elezione del presidente dell’Assemblea regionale. “Guardiamo fiduciosi alla seduta di domani – aggiunge – per l’elezione del presidente e per rimettere in moto velocemente gli organi dell’Assemblea regionale e cominciare così d’intesa con il Governo ad entrare nel merito delle questioni che necessitano di una urgente attenzione”.