“I moduli di accettazione dei candidati sono conformi alla legge regionale 29 del ’51, noi siamo in Sicilia e dunque applichiamo la nostra norma. Dunque i moduli sono quelli e non si toccano”.

Cosi’ rispondono all’agenzia di stampa Ansa dall’ufficio elettorale della Regione siciliana mettendo la parola fine su una querelle lanciata ieri dalla diffusione di una notizia su errori nei moduli di presentazione delle liste.

Il tema riguarda le disposizioni della legge Severino” sulle incandidabilita’ che “come recita l’art.14 si applicano anche alle Regioni a statuto speciale”

Nella giornata di ieri si era diffusa una notizia che aprlava di caos nelle Corti d’Appello che non avrebbero saputo come comportarsi a fronte dell’assenza, nei moduli regionali, di alcuni passaggi legati proprio alle cause di ineleggibilità stabilite dalla legge Severino

Si parlava di “un errore non solo formale ma sostanziale, che potrebbe comportare la cancellazione dalle liste di quei candidati che, anche solo in buona fede, non dichiarano di non avere compiuto alcuni reati previsti dal codice penale”.
Una ipotesi definita assurda e inesistente dagli uffici elettorali siciliani che ribadiscono oggi quanto detto già ieri. in Sicilia si applia la legge elettorale siciliana e dunque i moduli sono corretti.
Pur non facendo riferimento nei moduli alla legge Severino, per l’ufficio elettorale “non significa che le norme nazionali non si applichino in Sicilia”.
“Non potevamo fare riferimento che alla norma regionale – aggiungono dall’ufficio – anche se non è stata adeguata alla legge Severino”. Sul panico che si è diffuso tra i candidati che si interrogano se dia necessario presentare una autocertificazione integrativa, l’ufficio elettorale commenta: “I moduli non si presentano alla Regione ma nei Tribunali, saranno loro a decidere”