Il ministro Galletti bacchetta Musumeci sulla proposta di spedire i rifiuti all’estero, quando fu lui stesso a stabilirlo appena un anno e mezzo fa con una ordinanza del 2016. Musumeci, invece, si informi meglio sugli obblighi della Regione, prima di scaricare le responsabilità sui Comuni. Morale, sono l’uno peggio dell’altro”.

A dichiararlo è il deputato regionale del Movimento 5 Stelle Giampiero Trizzino, già presidente della Commissione Ambiente all’Ars in merito all’avvertimento che Ministero dell’Ambiente rivolge alla Regione Siciliana in tema di rifiuti ed al piano prospettato dal presidente Musumeci.

“La legge – spiega Trizzino – impone alla Regione Siciliana di dotarsi di un piano regionale dei rifiuti che garantisca un numero di impianti sufficienti a coprire il fabbisogno di materiali recuperati dalla raccolta differenziata. Molti comuni hanno difficoltà a trovare disponibilità al conferimento presso gli attuali impianti per il trattamento dell’umido e dunque sono impossibilitati a fare la raccolta differenziata. È inutile che Musumeci punti il dito su di loro, se la Regione non li mette nelle condizioni di conferire le frazioni differenziate. L’organico rappresenta il 40% dei rifiuti. All’attivo sono presenti solo 8 impianti per una capacità di 210 tonnellate l’anno. Se la Sicilia vuole raggiungere il 65% di raccolta differenziata deve triplicare questi valori e per farlo, la Regione deve aprire nuovi impianti”.

“Musumeci – sottolineano i componenti M5S della Commissione Ambiente all’Ars – dimostri di essere all’altezza del ruolo, faccia immediatamente avviare gli impianti pubblici di compostaggio in stand by e crei le condizioni per portare a completamento i restanti impianti privati. Soltanto in questo modo si potrà alleggerire la quantità complessiva di rifiuti che finisce in discarica. La Sicilia attualmente produce 1.748.000 tonnellate l’anno di rifiuti indifferenziati che finiscono in discarica. Al 65% di raccolta differenziata ne dovremmo produrre invece soltanto 830.000. Musumeci – concludono i deputati Cinquestelle – dimostri di essere capace di rispettare la legge oppure lasci fare a chi è più competente”.

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