Terna immagazzinerà l’eccesso della produzione elettrica siciliana e sarda per usare queste riserve in caso di necessità. Saranno realizzati sedici impianti di stoccaggio dove far confluire la sovrapproduzione energetica da fonti rinnovabili. Previsti investimenti per circa 1,5 miliardi di euro, di cui 700 milioni relativi a opere già realizzate.

Gli interventi programmati riguardano prevalentemente gli elettrodotti per rendere efficiente la rete, ridurre le
congestioni e favorire lo sviluppo delle fonti rinnovabili, visto l’aumento della capacità produttiva da fonte eolica e
fotovoltaica in questi ultimi anni.

Una programmazione specifica sul territorio che si inserisce in un quadro ben più ampio del ministero dello Sviluppo
economico che guarda anche all’Europa e in particolare al cavidotto sottomarino Sicilia-Tunisia, scrive la Gazzetta del
Sud. L’obiettivo è evitare rischi black out, anche perché il sistema europeo non solo non è adeguato, ma ha al suo interno
Paesi che potrebbero portarlo al collasso.