Il gup di Palermo ha condannato a 4 anni e 3 mesi ciascuno, in abbreviato, per tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso, Pietro Caviglia e Giuseppe e Mauro Licata, padre e figlio. Avrebbero cercato di estorcere denaro al titolare di una concessionaria di auto di Palermo.

Il processo è stato istruito dalle pm della Dda Annamaria Picozzi e Amelia Luise. Tutto iniziò con intimidazioni e danneggiamenti denunciati dalla vittima che poi, però, decise di cercare protezione.

Dalle telefonate intercettate dai militari emerse che a riscuotere il pizzo sarebbe stato Mauro Licata. Quando l’uomo andò a prendere il denaro armato di un coltello, venne fermato dai carabinieri.

La “tassa” imposta dal racket era 2500 euro più un’altra tranche uguale il Natale successivo. I due Licata avrebbero agito per conto di Pietro Caviglia, indagato e assolto dall’accusa di mafia anni fa, ora legato alla famiglia mafiosa di Cruillas.