La Procura di Palermo ha chiesto l’archiviazione dell’inchiesta su Filippo Basile, figlio del patron della Ksm Rosario, accusato di frode processuale e falso ideologico.

L’archiviazione è stata chiesta anche nei confronti delle persone giuridiche Ksm e Ksm Service s.r.l. Per i pm “non ci sono sufficienti elementi di riscontro in relazione alle fattispecie di reato”.

La Procura ha invece chiesto il rinvio a giudizio del padre Rosario Basile, imputato di minacce e violenza: ebbe una relazione con una dipendente dalla quale nacque un figlio che l’imprenditore non ha riconosciuto.

L’ex titolare della società di vigilanza privata avrebbe minacciato la donna per farla abortire e poi l’ha licenziata. Basile finì sotto inchiesta a settembre scorso. Ad accusarlo fu proprio la madre del bimbo. L’uomo d’affari palermitano avrebbe organizzato un piano fatto di minacce,
ritorsioni e violenza privata prima per evitare che il bimbo venisse al mondo e poi per non riconoscerlo.

Basile fu poi anche accusato di aver falsificato alcuni documenti depositati nel processo per il licenziamento della donna e di un suo collega.