Fra moglie e marito non mettere il dito dice un vecchio adagio, e forse vale anche in politica soprattutto fra ex. Ma senza dare ascolto alla saggezza popolare Fabrizio Ferrandelli, dopo aver scaricato l’attore Roberto benigno, cerca la rissa nel Pd e con il Pd forse anche per far parlare di se.

Per farlo invita nella sua ipotetica giunta Rosi Pennino, donna Pd della prima ora derente alla corrente di Cracolici ma anche ex moglie del sottosegretario renziano Davide Faraone. Insomma con un solo colpo cerca di litigare con entrambe le correnti del Pd e sottrarre un pezzo importante della così detta società civile.

“Credo che il nuovo sindaco di Palermo, qualunque sarà la scelta che faranno gli elettori, non potrà disconoscere le storie, i volti, le ostinate battaglie, i percorsi – spesso troppo in salita ma non per questo abbandonati – che alcuni nostri concittadini hanno condotto in questa città senza riconoscenza alcuna – dice Ferrandelli- Per essere giudicati all’altezza delle sfide che ci attendono e trasformare Palermo in una città più giusta, più accogliente, inclusiva e bella, dovremo riporre fiducia nel merito di alcuni di noi, a prescindere dalle forze politiche che sosterranno i singoli candidati a sindaco. Dovremo finalmente saper scegliere con coraggio – continua Ferrandelli – riconoscendo a coloro i quali hanno da sempre condotto lotte al fianco dei lavoratori, degli ultimi, degli invisibili, partendo dalle periferie, quel valore aggiunto che trasformi finalmente e in maniera decisiva la nostra amata città. E’ per questo che, pubblicamente e sin da oggi, voglio chiedere a Rosi Pennino, nell’auspicio che accetti con entusiasmo, di essere il mio assessore designato alle Politiche sociali della città”.

La risposta della Pennino non chiude del tutto la porta ma quasi pur ringraziando per le parole usate “Riconoscere il lavoro svolto in questi anni in uno dei settori cruciali per il presente e il futuro della nostra città dimostra non solo una grande sensibilità ma anche un’attenzione particolare verso la parte più debole della società. Ringrazio dunque di cuore Fabrizio Ferrandelli per aver immaginato che l’assessore alle Politiche sociali della Palermo del futuro fosse scelto come atto di riconoscimento a quegli uomini e quelle donne che, come me e con me, hanno lottato in questi anni e continuano a lottare duramente al fianco dei lavoratori, degli ultimi, degli invisibili. Sono dunque lusingata per l’attestato di stima personale nei miei confronti che credo innanzitutto intenda riconoscendomi il difficile ruolo di portavoce di questo mondo, che troppo spesso è rimasto relegato all’ultimo posto dell’agenda politica di questa città. È una sfida impegnativa, che va affrontata a testa alta e con massimo impegno, con lo stesso con cui, da madre, ho affrontato le sfide a cui la vita mi ha sottoposto”.

Questa scelta di Fabrizio non può che rendermi profondamente grata – dice – ma come è noto, tutte le mie energie sono proiettate sull’organizzazione delle manifestazioni del 2 aprile, giornata mondiale per l’autismo, che come ogni anno avrà la sua splendida cornice al Teatro Politeama di Palermo. Credo che proprio quel giorno possa diventare l’occasione per un confronto su temi a tutti noi molto cari e pertanto colgo l’occasione per invitare Fabrizio Ferrandelli e gli altri candidati sindaco a partecipare e perché no, a salire sul palco per rispondere ad alcune domande sui temi legati al bisogno, all’autismo, alle famiglie”.