Un incontro tematico, per approfondire la conoscenza della tradizione gastronomica delle feste e delle festività, che in Sicilia rappresenta un patrimonio culturale legato al passato rurale e alle vicende storiche che si sono susseguite nell’arco dei secoli, determinando usi e costumi popolari ancora oggi esistenti.

Ad organizzare l’evento, intitolato “Feste e Gusto in Sicilia” è il brand “Upanaru – Best Sicily Food” che annovera, nell’ambito del proprio progetto aziendale, la valorizzazione della gastronomia territoriale quale prezioso scrigno di aneddoti, storie e tradizioni: non soltanto cibo e gusto, dunque, ma anche conoscenza profonda dei riti e delle cerimonie che raccontano i popoli e il loro stile di vita.

L’iniziativa si terrà venerdì (18 novembre) a partire dalle 18:30 fino alle 20:00 presso i locali di Sicilì, in via principe di Villafranca 85 a Palermo e prevede, oltre alla degustazione dei prodotti, anche la presentazione di alcune ricette regionali che saranno illustrate e donate agli intervenuti: un “cadeaux” augurale all’insegna di un’atmosfera conviviale, creata ad hoc per condividere il senso di una serata che coniuga cultura e gusto.

A rappresentare il brand saranno Maria Rosaria Lupo, biologa, responsabile del settore qualità dell’azienda e della selezione di ricette esclusive, e Giovanna Gebbia, alla guida del marketing e della comunicazione esterna. L’ingresso è libero.

L’incontro si inserisce nell’ambito del percorso di ricerca che il progetto “Upanaru” sta conducendo per divulgare la storia dei saperi rurali , congiuntamente allo studio dell’immenso patrimonio gastronomico regionale: il filo conduttore è quello dei riti e delle cerimonie che anche a tavola presentano un excursus storico che si interfaccia con la storia dei popoli e le relative influenze lasciate nel corso del tempo tra alimenti, ingredienti, colture, modi di preparazione e di presentazione dei piatti.

Non a caso, il brand dell’azienda afferisce all’immaginario culturale – senza cavalcare però alcuno stereotipo – legato all’ideale della tavola nella sua accezione mistica e simbolica e quale contenitore metaforico delle tipicità e dei sapori autentici del cibo : per questo, la sua produzione si caratterizza con scelte precise e identitarie, lontane dalla moderna alimentazione industriale.