I carabinieri forestali hanno multato con 403 euro un uomo che alla 237 esima edizione della Fiera degli animali che si svolge a San Giuseppe Jato (Pa) che aveva otto furetti tenuti in alcune gabbie collocate nel vano portabagagli di un autoveicolo non idoneo al trasporto delle piccole bestie.

Tra l’altro i furetti erano stipati nelle gabbie insieme a rifiuti.

La struttura fisica del furetto risulta adatta per la caccia di piccole prede in stretti cunicoli, infatti la colonna vertebrale è così flessibile da permettere al furetto di girarsi di 180° all’interno di una galleria.

Lo scopo della domesticazione era proprio quello di sfruttare questi animali per la caccia, in particolare per quella al coniglio, tradizione che è sopravvissuta in certe regioni fino ai giorni nostri, seppur vietata dalle previsioni della L. n. 157/1992 (c.d. legge sulla caccia).

Oltre all’anzidetto utilizzo, la passione per il furetto oggi si accompagna al carattere estremamente docile che questa specie presenta, specie se addomesticata e/o abituata sin dalla nascita al rapporto con l’uomo unitamente a un regime di detenzione che prevede la minor presenza possibile dell’animale all’interno di gabbie.

Si raccomanda agli eventuali interessati all’acquisto di un furetto di recarsi esclusivamente presso strutture specializzate e solamente dopo essersi documentati sulle caratteristiche etologiche e comportamentali della specie onde evitare l’eventuale – nonché illegittimo – abbandono in natura che, oltre a determinare potenziali squilibri all’ecosistema e al locale patrimonio di biodiversità, potrebbe verosimilmente determinare la morte dell’esemplare in quanto inidoneo alla condizione selvatica.