Un maxi emendamento alla legge Finanziaria proposto dalla giunta di governo per stravolgere l’impianto di dicembre. E’ stato già approvato e cambierà il volto di quella che una volta veniva definita una finanziaria tecnica, per trasformarla in una finanziaria elettorale.

Non è ancora arrivata in commissione Bilancio, la carpetta con le schede della Finanziaria regionale che va ormai sotto il nome di Legge di stabilità, e con i conteggi del bilancio di previsione 2017. Si ripete il copione già visto a dicembre con la commissione Bilancio costretta a sospendere i propri lavori in attesa di documenti da analizzare, annunciati ma non pervenuti.

Mentre ci si interroga sulla possibilità reale di avviare un percorso che porti ad evitare un secondo esercizio provvisorio l’esecutivo ha proseguito nei lavori preparatori introducendo una serie di novità che stravolgono l’impianto originale.

Tra le idee nuove contenute nelle finanziaria, la possibilità di nominare un amministratore unico dei parchi archeologici, sul modello tracciato da Franceschini, che prevede la possibilità di indicare personalità del mondo della cultura e dell’arte; l’obbligo per la Regione e per tutte le aziende controllate dalla Regione, entro tre mesi dalla pubblicazione della finanziaria, di indire concorsi pubblici per l’assunzione di giornalisti e per gli enti locali, di provvedere a farlo nel primo esercizio finanziario, nei limiti delle disponibilità finanziarie e delle possibilità di assumere. Introdotta anche una norma sulla formazione professionale annunciata dall’assessore Marziano che obbliga, in caso di perdita dell’accreditamento da parte di un ente, gli enti che subentrano nei corsi, ad assumere il personale degli enti disaccreditati; una norma per gli ex sportelli multifunzionali che stabilisce che la Regione, per le politiche di sostegno al lavoro effettuate dai centri per l’impiego, si avvale dell’ente strumentale Ciapi, che a sua volta si avvarrà dei lavoratori di questo bacino; un emendamento prevede la trasformazione del Cas in società per azioni per creare una società mista con Anas per la gestione delle strade.

Assalto alla diligenza, dunque, con una valanga di nuove assunzioni che vanno dai millecinquecento sportellisti ai concorsi pubblici per ripristinare gli uffici soppressi da Crocetta, ma anche procedure per introdurre, alla fine della cessione per incorporazione del Cas all’Anas, dei pedaggi sulle autostrade siciliane che ancora non ne hanno.

Oggi la Commissione bilancio attende i documenti e come tante volte siamo stati costretti a scrivere, siamo già al conto alla rovescia visto che per giungere all’approvazione restano solo 4 settimane, sufficienti ma non certo abbondanti

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