Non si placano le polemiche sulla graduatoria dell’avviso 8 della formazione professionale in Sicilia.

Tante le criticità riscontrate da più parti e dalla stampa sulle modalità con cui si è formata la graduatoria provvisoria resa nota qualche giorno (leggi qui).Criticità  che mettono in discussione il bando stesso emanato a suo tempo dopo che era stato già ritirato una volta per questioni meramente tecniche rilevate dagli stessi enti potenziali concorrenti e destinatari delle somme.

Marziano difende la bontà di un lavoro tecnico totalmente incondizionato dalla politica, dai suoi interessi personali e dai suoi rapporti di vicinanza con almeno un dipendente della formazione professionale. Nessuna vicinanza con l’Associazione Arte e Mestieri (leggi qui la puntata precedente), dice Marziano – “non può essere una colpa conoscere un dipendente di quell’ente” –  così bravo da portare a casa, sulla base della graduatoria provvisoria resa nota in questi giorni, una cifra prossima a 3,4 milioni di euro.

Ma le polemiche non si placano con la politica, tutti tranne Crocetta, che interviene nel dibattitto pubblico a vario titolo e l’Assessore che fa trapelare notizia che la graduatoria non verrà ritirata e che anzi domani (venerdì 14 ottobre) andrà  “regolarmente” in Gazzetta ufficiale. Altre somme potrebbero arricchire le disponibilità per la formazione professionale. Risorse aggiuntive fra i 25 e i 31 milioni di euro insieme ad aggiustamenti alla graduatoria riporteranno, secondo ambienti vicini all’Assessore, le condizioni per fare partire il piano con grande soddisfazione di tutti, e della Sicilia in generale.

Ma intanto,  guardando  la graduatoria provvisoria emergono ancora casi anomali e dubbi legittimi segnalati da più parti. Pare eclatante il caso della Globalform società con sede legale a Lecco che presenta, sul suo certificato camerale, sede operativa a Quartu S.Elena ed a Pozzuoli. Nessuna traccia di sede operativa in Sicilia che sarebbe stata condizione essenziale per l’ammissibilità a finanziamento secondo quanto riportato dall’articolo 3 del bando relativo all’Avviso 8.

Una verifica di ammissibilità che non è stata fatta e che non poteva essere fatta comunque dalla commissione giudicatrice a cui era stata demandata, secondo quanto riportato sulla Check List per la ricevibilità ed ammissibilità delle istanze, soltanto l’avvenuto accreditamento dell’ente o la richiesta di accreditamento pendente.

Insomma, un altro buco nelle procedure di selezione e valutazione delle proposte che  certamente mette ulteriormente in discussione la bontà di un lavoro tecnico che parte da lontano, dal momento di predisposizione del bando e dei documenti ad esso correlati. Ma quell’ente non ha sede operativa in Sicilia ed in questo caso il bando sarebbe chiaro: non è ammissibile a finanziamento.

http://palermo.blogsicilia.it/cera-una-volta-il-sistema-genovese-ecco-adesso-la-formazione-di-sinistra/359266/

La Globalform che sul suo sito evidenzia esperienza sui corsi di italiano per stranieri, esperto cinofilo e buttafuori, sarebbe assegnataria di oltre 1 milione di finanziamento con un punteggio aggregato sugli indicatori inerenti le capacità del soggetto proponente prossimo al massimo ottenibile (23.28/24).

Altri casi “curiosi” emergono anche dal semplice incrocio tra enti finanziati e sedi legali esposte sui rispettivi siti web: è il caso ricorrente di alcuni enti con la medesima sede operativa assegnatari di cospicue somme sulla base della graduatoria resa nota dall’Assessore Marziano.

Ma quelle verifiche chi avrebbe dovuto farle? La valutazione è stata operata con il ricorso a risorse esclusivamente interne. Interne ad una amministrazione regionale che per quanto riguarda il caso specifico dell’Istruzione e Formazione professionale sembra assente e quasi allo sbando essendo incapace non solo di creare le condizioni per avviare un nuovo corso ma certamente di chiudere anche le partite pregresse che passano dalla rendicontazione dei progetti degli anni scorsi e dal pagamento di quanto dovuto ad allievi ed enti di formazione che hanno regolarmente completato i loro percorsi. E’ il caso di 16 progetti finanziati dal PAC per la seconda annualità del “Piano Giovani” che attendono per il saldo delle spettanze ancora una re iscrizione in bilancio che non arriva dopo oltre un anno dal completamento delle attività e dalla rendicontazione delle stesse.

 

 

 

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