Gli attori sono bambini, detenuti, liceali, studenti dei tecnici, ragazzi dei professionali, italiani e non italiani. Gli insegnanti sono esperti teatrali, tecnici audio e luci, professori di liceo, di scuole media, di scuole professionali, operatori video, ricercatori universitari, maestri elementari, volontari, studiosi di diverse scuole e provenienze.

Insieme per “I Classici in strada”, progetto che porta la letteratura classica in strada a Palermo, nei quartieri popolari, tra i corridoi del carcere, con la riflessione sui grandi temi della violenza, dell’esclusione, del conflitto.
Mercoledì 29 alle 18 “Esopo a modo nostro” al Teatro dell’Istituto carcerario Ucciardone.
E’ necessario comunicare preventivamente la propria presenza all’Ucciardone.

Regia di Preziosa Salatino ed Emilio Ajovalasit, riduzione dei testi a cura di Andrea Cozzo, Mariella Rinaudo, Maurizio Civiletti, Maria Montoleone, scenografie a cura del liceo artistico “Catalano”, Franco Reina, Guglielmo Barbaresi, Davide Iovino, Lilli Ragusa, Lia La Grutta, Massimiliano Sanfilippo, Maria Scicchigno, luci a cura di Vincenzo Bella e Vittorio Catanese, grafica e video a cura di Palumbo editore.

Il progetto “Classici in strada”, giunto alla terza edizione, coinvolge quest’anno 17 tra scuole, istituzioni, realtà dell’associazionismo ed è dedicato a “Le storie di Erodoto, Esopo e Luciano: favole, conflitti e meraviglie”. È finanziato dall’Ufficio scolastico provinciale con il patrocinio del Comune di Palermo. “Abbiamo deciso di sostenerlo – spiega il direttore dell’Ufficio scolastico provinciale, Marco Anello – perché vogliamo che i beni della più alta cultura, che sono nati nelle piazze, tornino a essere patrimonio di tutta la popolazione”.

Il progetto è rivolto agli studenti e ai docenti, ai bambini e agli abitanti dei quartieri coinvolti, ai detenuti del carcere Ucciardone che nell’arco dell’anno hanno lavorato, sotto la guida di docenti e di esperti teatrali, sui testi scelti e sulle modalità di rappresentazione.

In rete il liceo scientifico Croce (capofila del progetto), il liceo classico Umberto I, il liceo scientifico Cannizzaro, l’Istituto d’istruzione superiore E. Medi, la scuola elementare Garzilli, l’Istituto comprensivo Politeama, il liceo artistico Catalano, il dipartimento Culture e Società dell’Università degli studi di Palermo, la Casa di reclusione Ucciardone, l’AS.VO.PE (Associazione volontariato penitenziario), il Centro Santa Chiara, il Centro Astalli, le Paoline Onlus, la Palumbo editore, l’associazione Teatro Atlante.

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