Un folto gruppo di lavoratori forestali ha manifestato stamane davanti la sede del Dipartimento regionale sviluppo rurale e territoriale.

Durante il sit-in, indetto dal sindacato Sifus, i forestali hanno protestato contro la riforma Cracolici e per chiedere l’immediato pagamento degli stipendi pregressi.

Il problema principale è rappresentato dalla situazione dei forestali non ancora avviati al lavoro.
Maurizio grosso, segretario regionale Sifus ha spiegato: “Noi chiediamo che tutti i lavoratori che sono a casa, che non stanno lavorando vengano immediatamente mandati nei boschi. Perché non è possibile che il patrimonio boschivo e forestale venga bruciato a causa dell’incapacità di questo governo di fare azione di prevenzione, così come previsto dalla legge.
Inoltre ci siamo oggi riuniti per contestare in maniera forte, precisa e puntuale la proposta di legge di riforma del comparto forestale che definiamo “contro-riforma” (si tratta della proposta di riordino dell’assessore Cracolici, ndr).

Le motivazioni di una simile affermazione sono state presto fornite: “Questa proposta di legge considera il settore un peso anziché una risorsa. Noi vogliamo delle risposte precise. Vogliamo che ci venga detto che i lavoratori a partire dalla prossima settimana possano tornare nei boschi in maniera che vengano ripuliti e presidiati”.

I forestali in sit-in, hanno manifestato tutta la propria disperazione. A farsi portavoce, Lorenzo Lo Re: “Perché non ci fanno lavorare? – ha dichiarato – Le montagne stanno bruciando ed è un peccato. Noi non siamo delinquenti ma degli onesti lavoratori che chiedono appunto di lavorare. Non ci arrenderemo”.

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