Uno spettacolo della memoria straordinario quello messo in scena in occasione delle celebrazioni del 25simo anniversario dell’uccisione di Falcone e Borsellino ed andato in onda in prima serata sugli schermi di rai 1 il giorno 23 maggio.

Un vero e proprio spettacolo, oltre tre ore di narrazioni, di musica, di emozioni messe in scena per ricordare e trasferire alle giovani generazioni le gesta di eroi che hanno vissuto, per nostro conto, esperienze senza le quali la vita di noi tutti non sarebbe stata uguale, sarebbe stata certamente diversa e peggiore di quella che abbiamo vissuto o stiamo vivendo.

Sono trascorsi 25 anni da quel terribile 1992 e sembrano pochi giorni per chi allora c’era già. Sembra una storia incredibile per i ragazzi che hanno avuto modo di ripercorrerla grazie alla messa in scena di questa serata speciale.

Abbiamo visto i luoghi salienti della storia più triste di Falcone e Borsellino, dall’albero di via Notarbartolo alle steli di Capaci, passando per Via D’amelio, il tribunale, l’Addaura. Tanti i personaggi e le personalità che hanno offerto il proprio volto o il proprio ricordo per contribuire e far divenire immortale ciò che la mafia aveva deciso di polverizzare e dimenticare sotto il fuoco dell’esplosivo.

Una serata bellissima seppure nel ricordo di eventi tristissimi, oltre tre ore di televisione di qualità altissima, ininterrotte, senza pubblicità. Tre ore di televisione che hanno dato il senso puro di cosa sia o possa essere il servizio pubblico. Anche per questo va dato merito a chi l’ha pensata questa serata, agli autori, a Fabio Fazio che ha l’ha condotta sempre con il volto spezzato da una emozione autentica, da PIF che ancora una volta ha marcato il senso di una missione artistica inedita, e poi don Ciotti, Saviano, Carmen Consoli, Zingaretti, Isabella Ragonese, Giuliano Sangiorgi, Piero Grasso, Tina Montinaro, Salvo La Licata, Fiammetta e Rita Borsellino, Fiorella Mannoia, Giuseppe Fiorello e tanti altri. Tanti nomi, volti e storie in ordine sparso che hanno dato questo contributo straordinario all’immortalità di quanti sono caduti col sangue ma hanno cambiato la storia di un paese intero e non solo di Palermo o della Sicilia.

E poi il gran finale sull’autostrada a Capaci con le note di Nicola Piovani e della sua “Vita è bella” e le parole di Agnese Borsellino che hanno insieme riprodotto l’esplosione. Solo che questa volta si è trattata di una esplosione di emozioni. L’unica che merita di essere riprodotta sempre nel ricordo di Falcone, Borsellino e di tutti gli uomini e donne che sono caduti contro la lotta alle mafie.

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