L’avvento delle nuove tecnologie ha permesso una notevole possibilità di scelta per quanto riguarda i motori delle auto a impatto zero. La domanda che in molti si pongono riguarda tuttavia il maggiore o minore carattere ecologico del motore elettrico, ibrido e di quello alimentato a idrogeno. Per rispondere brevemente, si può dire subito che ognuna di queste tre varianti presenta pregi e difetti, sia dal punto di vista delle emissioni inquinanti che dal punto di vista delle prestazioni del motore.

Il veicolo elettrico, che sulla carta potrebbe dirsi totalmente privo del rischio di emissioni inquinanti, non è così amico dell’ambiente come sembrerebbe. La batteria tradizionale che alimenta il motore elettrico, infatti, contiene sostanze acide e piombo che rilasciate nell’ambiente al momento dello smaltimento della batteria presentano un certo impatto ecologico. Nonostante ciò, un’automobile elettrica supera di gran lunga il test dell’ecosostenibilità rispetto a un veicolo ibrido, caratterizzato dalla fusione di un motore elettrico con uno a combustione interna.

La differenza sostanziale tra le diverse varianti di automobili a impatto zero coinvolge anche il prezzo, sia nel campo del nuovo che nel mondo del compro auto usate.

Una ricerca condotta da AutoScout24 mettendo in relazione i dati riguardanti la compravendita online di automobili in Italia e nel resto dell’Europa ha evidenziato variazioni significative nel prezzo dei veicoli tra il nord e il sud dello stivale. Si potrebbe dire in altre parole che tra le differenze che segnano il divario tra le regioni settentrionali e quelle meridionali andrebbe aggiunto anche il costo delle automobili usate.

Secondo questa statistica, la città più costosa in fatto di veicoli usati sarebbe Livorno, con un costo medio delle automobili usate pari a 20.000 euro. Il primato inverso se lo aggiudicherebbe invece la località di Giuliano, in Campania, dove il costo medio dell’usato auto pare superare di poco i 7.000 euro.

Acquistare il veicolo di un precedente proprietario risulta quindi molto più conveniente in regioni come la Campania e la Puglia, rispetto alla Lombardia e all’Emilia Romagna. Per avere un’idea più precisa di quale siano le differenze di prezzo tra le diverse città italiane si può prendere come esempio il costo del modello Fiat 500 con motore 1.2 a benzina, il cui prezzo di listino parte da 12.600 euro.

Il costo medio dello stesso modello di veicolo, senza optional, si aggira intorno a 9.500 euro in Lombardia, mentre scende fino a 8.500 euro in Campania. Ciò spiega anche la crescita del mercato usato online: la rete, infatti, offre uno strumento prezioso per tutti coloro che vogliono risparmiare il più possibile sul costo dell’auto, senza rinunciare all’efficienza del motore.