C’è sempre da migliorare, ma in questo caso, dopo aver visto pareggiare il Palermo per 3 a 3 contro l’Empoli al Barbera, l’affermazione ha più che mai significato. Si perché il Palermo ha delle potenzialità enormi per la Serie B, ma deve crescere nell’attenzione ai particolari, perché una gara in cui ti trovi in vantaggio per 2 a 0 dopo 15 minuti deve essere amministrata meglio, soprattutto se poi riesci a ripassare in vantaggio nei minuti finali. Tedino, in questo senso, dovrà lavorare molto.

LA PARTITA. Dopo la trasferta di Brescia il Palermo ritrova i numerosi nazionale e torna nella sua versione migliore. Le polemiche sul mancato rinvio della partita in Lombardia, evidentemente erano fondate, se è vero che al Barbera contro l’Empoli è andato in campo un Palermo completamente diverso. Il Palermo, almeno in avvio, da l’impressione di poter essere la squadra schiaccia sassi di questa Serie B: conta poco il risultato finale scaturito anche dalla difficoltà fisica della squadra di Tedino.



 

Ed infatti ci mettono solo 10 minuti i rosanero per portarsi in vantaggio: e se il protagonista di tutte le azioni dei padroni di casa è sempre Coronado, il finalizzatole, almeno nel gol che vale l’uno a zero è Cionek che realizza con un preciso colpo di testa, servito proprio dal numero 10.

Coronado, però, vuole mettere il suo marchio e lo fa dopo nemmeno 4 minuti dal vantaggio: il brasiliano ex Trapani conquista il pallone, arriva fino al limite dell’area e lascia partire un destro micidiale che non lascia scampo al portiere dell’Empoli. 2 a 0 e partita che sembra già chiusa dopo appena un quarto d’ora di gioco.

Condizionale d’obbligo, se è vero che al primo errore del Palermo è l’Empoli a segnare e ad accorciare le distanze con un colpo di testa ravvicinato di Simic. Un gol che da coraggio ai Toscani che si gettano in avanti per recuperare lo svantaggio.

Superato il momento critico, il Palermo riordina le idee e si rimette in cerca del doppio vantaggio. La partita, che sembrava chiusa per la superiorità dei rosa, diventa bella ed equilibrata.

Nella ripresa è ancora il Palermo a tenere il pallino del gioco, dando l’impressione di poter controllare serenamente il risultato. E invece all’ennesima disattenzione della difesa rosanero, Caputo con un colpo di punta rimette la gara in parità. 2 a 2 e tutto davvero da rifare per il Palermo che, forse, credeva di aver già vinto il match.

Tedino prova a cambiare qualcosa: fuori Nestorovsky, dentro Traikosky che prende la posizione di prima punta. Ma il faro di questa squadra rimane sempre Coronado, anche se dopo una ventina di minuti di nulla assoluto, è Traorè a riportare in vantaggio il Palermo.

Azione personale e ‘cocciuta’ di Rispoli, dopo l’ultimo contrasto il pallone finisce a Gnahorè che batte il portiere dell’Empoli in uscita.

La reazione dell’Empoli non si fa attendere e Caputo protesta per un possibile fallo di rigore di Posavec, l’arbitro decide di ammonire l’attaccante per simulazione. Nel finale applausi scroscianti dei 6 mila del Barbera per Coronado sostituito da Morganella.

Sembra finita quando proprio l’autore del terzo gol, Gnahorè, atterra Caputo in area di rigore. Siamo al 92esimo e proprio Caputo realizza il gol del 3 a 3. Incredibile, ma vero. Il Palermo si fa rimontare per ben due volte: la tenuta psicologica della squadra dovrà essere verificata da Tedino nelle prossime settimane.