Ha deposto questa mattina Giovanni Vitale, nuovo collaboratore di giustizia detto “il panda, al processo scaturito dall’operazione “Panta Rei” nell’udienza che si è svolta nell’aula bunker del carcere Ucciardone, davanti al gup Nicola Aiello. Vitale ha parlato di incontri ed estorsioni.

Il “panda” ha raccontato di Salvatore Mulè. “Lo conosco, perché ci siamo visti alla discoteca Il Moro, con Giuseppe Fricano. Si sono appartati – ha spiegato – e hanno parlato loro due. Perché lui è di Ballarò. Penso che abbiano parlato dei buttafuori. Penso questo perché tutti i buttafuori appartengono alla zona di Ballarò, zona di Mulè”.

Poi Vitale ha parlato di Rocco Marsalone. “E’ un uomo d’onore – ha detto – ma non so di quale famiglia mafiosa. Con lui abbiamo avuto qualche appuntamento. Marsalone trattava la cocaina. Ricordo che suo figlio aveva preso un parcheggio nella zona di viale Campania”. Sentita questa affermazione, Marsalone ha fatto un gestaccio ed è stato ripreso dal gup. “So che Marsalone si occupava di cocaina – ha aggiunto – perché anche io la fornivo all’ingrosso: parlavamo di partite di cocaina ma non abbiamo mai fatto affari assieme. Una volta abbiamo parlato di una vicenda relativa a un lido di Isola delle femmine”. Un’estorsione, che secondo i ricordi di Vitale, si sarebbe poi fatta con Tantillo.