Un vero e proprio “tesoretto” quello scoperto nell’abitazione di Paolo Genco  il responsabile dell’Anfe Sicilia, arrestato ieri per truffa aggravata alla Regione e all’Unione Europea. All’interno di una cassaforte,  sono stati trovati circa un chilogrammo di oro (49 monete e 30 lingotti) e trentamila euro, tra denaro contante e assegni circolari.

Per le Fiamme Gialle anche questi beni sarebbero nel giro della truffa messa in atto, con la complicità della General Informatic Center, nelle fittizie forniture.

Sempre sulle forniture dall’ordinanza emergono nuovi particolari.

Secondo quanto accertato dai documenti, in un solo giorno, il 3 giugno 2011, un dipendente della “General Informatic Center” di Palermo avrebbe consegnato, 592 colli a varie sedi dell’Anfe in Sicilia. Così come il 23 novembre 2011, avrebbe consegnato materiale alle 10. 26 nella sede Anfe di Catania; alle 11.57 in quella di Palermo; alla stessa ora a Trapani e alle 13. 12 a Catania.

Secondo quanto accertato dagli investigatori tutte queste sarebbero  “false attestazioni”, è impossibile spostarsi da una parte all’altra dell’Isola in un così ridotto spazio temporale.

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