Con la delibera n. 129 del 18 maggio la Giunta ha approvato il regolamento da inviare alla definitiva approvazione del Consiglio comunale inerente gli immobili abusivi acquisiti al patrimonio comunale ai sensi dell’articolo 31 del Dpr 380/01.

Il regolamento nasce dall’esigenza di definire i criteri per la gestione dei beni immobili abusivi acquisiti al patrimonio comunale, al fine anche di produrre economia ed occupazione e ricorrendo anche alla locazione di tali beni.

E’ noto infatti che se il proprietario dell’immobile abusivo non provvede alla demolizione dell’immobile, a proprie spese ed entro 90 giorni, ripristinando lo stato dei luoghi prima della costruzione dell’immobile abusivo, il bene viene acquisito di diritto gratuitamente al patrimonio del Comune.

Solo una decisione del Consiglio comunale, purché si dichiari che per tale immobile persistono interessi pubblici e che l’opera non contrasti con interessi urbanistici o ambientali, può decidere che l’immobile non verrà abbattuto.

Tali immobili e aree pertanto potranno tornare utili per edilizia popolare, per aree ed insediamenti produttivi, cosa che contribuisce all’economia nel sistema urbano e territoriale.

Il regolamento si occupa anche di tutti gli altri casi: vale a dire le arre residuate dalle demolizioni delle opere abusive, le opere edilizie residenziali pubbliche da dare in locazione o proprietà e le opere edilizie relative agli insediamenti produttivi.

Gli immobili potranno dunque essere dismessi o alienati dopo il relativo accertamento previsto per legge.

“Sin da subito abbiamo dichiarato che è obiettivo primario di questa amministrazione affermare la legalità in questa città” – dice il sindaco di Bagheria, Patrizio Cinque – “per farlo occorre anche riordinare la città urbanisticamente e gestire tutti i casi di abusivismo edilizio”.

Il riconoscimento della sussistenza di interessi pubblici prevalenti nel non abbattere l’immobile deve comunque essere regolamentato da una serie di criteri ed anche tali criteri sono ovviamente oggetto del regolamento approvato dalla Giunta.

L’importante documento chiarisce inoltre la classificazione del patrimonio immobiliare comunale, suddividendo le diverse tipologie tra le quali ci sono appunto anche gli immobili abusivi acquisiti al patrimonio che attualmente sono 39 per quelli di cui è stato acquisito accertamento e 19 gli acquisiti.

Gli immobili abusivi si suddividono in tre tipologie: le aree libere residuate dalla demolizione di opere abusive preesistenti; i fabbricati abusivi con destinazione diversa da quella abitativa, singoli, con o senza area di pertinenza, o facenti parte di un condominio, per i quali il Consiglio comunale abbia deliberato il mantenimento per soddisfare determinati interessi pubblici ed infine i fabbricati abusivi con destinazione abitativa, singoli, con o senza area di pertinenza, o facenti parte di un condominio, per i quali il Consiglio comunale abbia deliberato il mantenimento a fini di destinarli a edilizia residenziale pubblica.

Nel regolamento si disciplinano anche i punteggi per il diritto di abitazione che viene concesso con provvedimento del Sindaco ed i requisiti per la concessione del diritto di abitazione al responsabile dell’abuso o ai parenti, nonché il canone dovuto per la concessione.

Nel regolamento si norma inoltre anche la dismissione, l’asta pubblica ed il riscatto dal momento che il Comune si occupa anche dell’aggiornamento annuale del piano delle alienazioni del patrimonio immobiliare.

“Un documento che regolamenta una questione importante – dice l’assessore al Patrimonio – Maria Laura Maggiore – rappresenta potremmo dire quasi una rivoluzione e mi auguro che venga approvato in Consiglio in tempi brevi. Ringrazio gli uffici del Patrimonio diretti dalla responsabile apicale Tonina Di Leonardo”.