La giunta regionale di governo ha approvato l’esercizio provvisorio. Un disegno di legge semplice che stabilisce tre mesi di proroga per la trattazione della legge finanziaria e del bilancio e che permette di utilizzare, in questi mesi, un quarto del bilancio di previsione.

Dell’approvazione della norma ha dato notizia, ieri sera, il President della regione, come era avvenuto sabato scorso per la Finanziaria regionale. in quel caso, però, la Finanziari all’Ars non è arrivata ne lunedì, ne martedì, ne mercoledì. O meglio la sera di mercoledì ne è arrivato un pezzetto e la mattina di giovedì  è stato chiaro che di pronto non c’era proprio nulla.

Da oggi l’Ars attende l’esercizio provvisorio sperando che non segua lo stesso destino visto che l’iter della legge è più veloce ma il percorso è identico. Deve andare alle commissioni di merito, poi alla bilancio, quindi in aula dove deve arrivare entro il 29 per essere approvato il 31.

L’esercizio provvisorio contiene anche la norma salva precari. una articoletto abbastanza anomalo e a rischio incostituzionalità che permetterebbe di prorogare i loro contratti in attesa dell’avvio del percorso di stabilizzazione anch’esso abbastanza incostituzionale allo stato dell’arte.

“Non c’è proprio nulla da festeggiare. Ancora una volta le soluzioni dell’ultimo minuto proposte dal Governo regionale non serviranno a risolvere il problema dei precari degli enti locali siciliani, e neanche le altre emergenze dice Claudio Barone della Uil Sicilia -. Gli interventi normativi sono da verificare e deve ancora arrivare il via libera da Roma. In ogni caso il problema sara’ solo rinviato di qualche mese ma poi saremo punto e a capo”.

Resta la confusione, dunque, per tutti i precari della pubblica amministrazione che rischiano stipendio e stabilizzazione grazie al grande marasma creato dalla giunta regionale. Ieri a Roma è stata tentata la prima mediazione per uscire da questa impasse. Il renziano di Sicilia, Davide Faraone oggi ha accompagnato il suo assessore all’economia Alessandro Baccei del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Maria Elena Boschi proprio per parlare di precari siciliani. un incontro positivo, viene definito da fonti governative, nel quale si sarebbe deciso di lavorare insieme alla soluzione del problema. Più di una le strade possibili che sarebbero state individuate ma i percorsi saranno studiati meglio nei prossimi giorni.

E intanto Crocetta annuncia altre norme per altri precari storici, norme che si sarebbero dovute fare a maggio scorso in base alla finanziaria 2016 ma che sembra nessuno volesse fare davvero. Si tratta dei progetti per far lavorare gli ex sportellistiun percorso, quelle individuato, che non accontenta nessuno. non piace ai detrattori degli ex sportellisti e non piace neanche agli ex sportellisti.

Per tanti inizia, dunque, un Natale di attesa e non si aspetta la nascita del Bambino Gesù. A cominciare dall’Ars che aspetta dim leggere una legge che deve approvare e che fino ad ora conosce solo per annunci

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