Nel 2015 numerosi disabili siciliani e le loro famiglie sono stati esclusi da prestazioni assistenziali e dalla possibilità di partecipare a bandi regionali o comunali, per via di un Isee peraltro oggi dichiarato illegittimo. L’indicatore della situazione economica equivalente, infatti, cumula nel reddito familiare anche le pensioni e le indennità percepite dai disabili, facendo aumentare così l’importo complessivo dell’Isee”.

E’ il deputato all’Ars del Movimento 5 Stelle Giancarlo Cancelleri a lanciare la denuncia, il parlamentare parla di “discriminazione fuorilegge”. Già, perché l’11 febbraio 2015 il Tar del Lazio, con sentenza n. 2459, ha dichiarato l’illegittimità del DPCM che regolamenta il calcolo Isee, nella parte in cui prevede l’inserimento nel reddito anche delle pensioni e delle indennità percepite in ragione della disabilità accertata.

Il Cinquestelle all’Ars, adesso, presenta un’interpellanza e una mozione. “Gravissima l’indifferenza mostrata dal nostro governo regionale che, ad oggi, non ha mosso un dito per risolvere il problema – afferma Cancelleri – mentre in altre Regioni, vedasi Piemonte e Lombardia, sono stati emanati dei propri regolamenti attuativi al fine di fornire delle indicazioni per l’applicazione dell’Isee, preservando il più possibile le posizioni dei soggetti svantaggiati; e ancora, la giunta della Regione Liguria ha provveduto ad emanare una delibera che prevede un periodo transitorio di sei mesi per andare a regime con il nuovo Isee, mantenendo comunque inalterato l’accesso ai servizi”.

“Chiediamo iniziative urgenti anche per i disabili siciliani e per le loro famiglie, – conclude Cancelleri – bisogna garantire l’accesso ai bandi anche a coloro che ne sarebbero esclusi in ragione di un Isee dichiarato illegittimo, e quindi prevedere un periodo transitorio di almeno sei mesi ed una proroga anche per tutti i bandi comunali”.