Si sta profilando una vera e propria beffa per i docenti siciliani vincitori del ‘concorsone’ 2016 del ministero dell’Istruzione. Le 4108 cattedre bandite in Sicilia potrebbero andare, in buona parte, ai tanti insegnanti siciliani che negli anni passati hanno trovato posto al Nord e adesso vogliono avvicinarsi a casa.

Sarebbe l’effetto collaterale della mobilità straordinaria avviata con la “Buona Scuola, che pesa in modo particolare sulla Sicilia e sulle altre regioni meridionali. Un vero e proprio pasticcio che, in queste ore, starebbe creando non pochi grattacapi ai vertici del ministero dell’Istruzione. Lo stesso Miur ha infatti comunicato nei giorni scorsi ai sindacati che, per l’anno scolastico 2016/2017, nel’Isola non ci saranno immissioni in ruolo alla scuola primaria e pochissime alle medie e alle superiori.

Negli elenchi pubblicati in questi giorni sul sito del Miur, relativi alle nomine di ruolo per i vincitori in Sicilia, nelle caselle che indica il numero dei posti di quasi tutte le classi di concorso (le diverse discipline di insegnamento) compare zero.

E proprio di questo si parlerà lunedì a Palermo, nella sede dell’Ufficio Scolastico Regionale, dove il direttore generale Maria Luisa Altomonte e il sottosegretario all’Istruzione Davide Faraone incontreranno i segretari regionali dei settori Scuola di Cgil, Cisl e Uil.

“Negli uffici del ministero dell’Istruzione – sostiene Francesca Bellia, segretario regionale della Cisl Scuola – è il caos in questi giorni. Si ha la netta sensazione che non sappiano come venire a capo di questa situazione e che ancora il peggio debba venire, perché ad oggi non è per nulla chiaro quanti siano i posti per i docenti disponibili in Sicilia”.

Sulle 4108 cattedre bandite nell’Isola, quindi, si teme che soltanto qualche centinaio potrebbe andare ai vincitori di concorso. Ma la Buona Scuola avrà sicuramente pesanti conseguenze anche per i precari. A causa delle assegnazioni provvisorie, allargate da quest’anno anche ai docenti di ruolo senza titolo, quest’anno ottenere una supplenza in Sicilia sarà molto più difficile.