Domenica alle 18:30 andrà in scena la danza internazionale con il progetto “Natural landscapes” presso il Teatro Mediterraneo Occupato di Palermo. “Natural landscapes” è la nuova creazione del Centro Coreografico L’Espace di Palermo in collaborazione con M.I.M. Arte-Escénico di Città del Messico, in residenza artistica a Palermo dal 27 Settembre.

Le due compagnie di danza sono protagoniste da mesi della danza contemporanea in città, hanno già danzato Sabato 22 e Domenica 23 con precedenti produzioni, sempre al TMO, ma anche in diverse occasioni nel centro storico di Palermo con laboratori di contact improvisation e street dance.
La compagnia persegue da anni la creazione del metodo “Danza Movimento Naturale”, creato e derivato da uno studio dettagliato sul lavoro pionieristico che Isadora Duncan aveva iniziato alla fine del XIX secolo; offrendo al corpo la possibilità di adempiere la sua storia naturale.Il progetto mette in relazione la danza movimento naturale con il movimento della natura, realizzando un viaggio attraverso il flusso delle stagioni. Cinque stagioni per cinque movimenti: metallo (autunno), Acqua (inverno), legno (primavera), Fuoco (estate), Terra (fine estate). La struttura delle cinque stagioni accoglie i danzatori sostenendone l’ azione e il loro universo emotivo. Natural Landscapes non è uno spettacolo narrativo, piuttosto è sentimento puro che deve essere vissuto e sperimentato insieme: danzatori, musicista e pubblico.
In tutti i suoi aspetti, la sensazione umana può essere interpretata come un diverso movimento dell’ energia: come una composizione musicale cambia il ritmo delle sue note per descrivere uno stato di alterazione, così il cambio di energia umana influenza la circolazione del sangue in tutto il corpo. Il cuore , che batte più velocemente quando l’eccitazione cresce, è il metronomo naturale di questa immensa sinfonia quotidiana. I danzatori e la musica ognuno con la propria lingua, sono gli strumenti per armonizzare o contrastare l’azione. Le scenografie, puramente virtuali, sono realizzate con proiezioni video ispirate al paesaggio interno ed esterno delle emozioni umane.
“Attraverso questa residenza artistica, cerchiamo di promuovere i processi di creazione e scambio culturale tra le due società, in base alle differenze e le similitudini che caratterizzano evidenziando entrambe le nazioni. Questo lavoro si propone di essere un ponte che ci condurrà verso la diversificazione degli spazi di rappresentazione del nostro lavoro creativo insieme, rappresenta una crescita come artisti indipendenti e una meravigliosa opportunità per costruire strade di arricchimento artistico di livello internazionale – fanno sapere dalla compagnia -. Si tratta di un progetto di mobilità interdisciplinare e collaborazione artistica che mira a consentire la decentralizzazione del lavoro artistico a livello nazionale e internazionale, creare un nuovo pubblico e aumentare l’impatto sia per l’arte italiana che per quella messicana”.