E alla fine fu grande coalizione ma di centro destra. Dopo il confronto di tacco e punta il centrodestra trova la quadra e andrà compatto alle elezioni del 5 novembre. L’ufficialità è venuta questa mattina da una grande conferenza stampa in Assemblea regionale siciliana.

L’accordo è per ‘tutti dentro’. Il candidato presidente della Regione è Nello Musumeci ma nel programma di governo ci saranno le proposte dei Sicilianindignati di Gaetano Armao che corre con Musumeci come suo vice presidente ed assessore regionale all’economia in caso di vittoria. Della partita anche Roberto Lagalla ex rettore di Palermo ed ex assessore alla sanità durante il governo Cuffaro. Anche lui si era lanciato con ‘IdeaSicilia’ nella corsa alla Presidenza ma ieri sera ha raggiunto in extremis l’accordo a destra come auspicato già ieri da Gianfranco Miccichè.

Che l’accordo, sul quale da una decina di giorni nessuno nutriva più dubbi, fosse stato realmente chiuso era apparso chiaro già in nottata ma adesso è anche ufficiale.

Dietro i tre candidati, oggi all’Ars c’erano tutti i segretari di partito da Fratelli d’Italia a Forza Italia, da Cantiere Popolare ai salvianiani, e tutti i movimenti dei candidati. La strada è segnata. Il centrodestra, unito, prova a vincere queste elezioni e ad avviare il grande ritorno. E proprio Saverio Romano per Cantiere popolare ha ufficializzato su twitter l’appoggio a Musumeci per fugare qualsiasi dubbio. Una sfida difficile quella che parte da oggi ma almeno unitaria.

“Il centrodestra siciliano offre ai siciliani un’ancora di speranza con una coalizione unita, compatta responsabile e motivata – ha detto Musumeci – E’ l’epilogo di un percorso lungo e faticoso ma alla fine le scelte sono state meditate e condivise. Il senso di responsabilità di ciascuno di noi è servito come elemento essenziale. Voglio ringraziare i leader di queste forze politiche a cominciare da Gianfranco Micciché, col quale ho un rapporto più dolce che amaro. Abbiamo saputo trovare le ragioni che uniscono”.

“Ringrazio Gaetano Armao e Roberto Lagalla: con Armao prima che sui ruoli abbiamo trovato un’ intesa sulle cose da fare – ha detto – ; a lui mi lega una visione dell’istituto autonomistico nella convinzione che va rilanciato, in una visione che deve tenere in considerazione il mutato contrasto europeo e nazionale”.

“Il professore Armao ha redatto il programma per la parte economica, porterà il frutto della sua competenza di economista e accademica all’interno della Giunta con il ruolo di vicepresidente. Al rettore Lagalla, che è un protagonista nel dibattito politico italiano ho chiesto di consolidare la forza di questa coalizione per evitare che le divisioni potessero facilitare la cattiva politica e la demagogia politica”.

“A Lagalla dico grazie per la disponibilità dimostrata – ha aggiunto – nel volere entrare in giunta, non possiamo privarci della sua competenza. Contribuirà a rendere più competente l’organo di governo”.

“Ai partiti che hanno consentito il varo di questa coalizione – ha concluso – ognuno con la propria identità ma con il crogiolo della sintesi, dico grazie perché noi vogliamo essere un partito di alternativa, nei metodi, nell’impostazione del lavoro quotidiano. Il programma sarà definito nei prossimi giorni per poterlo divulgare”.

“Grazie a Nello Musumeci e grazie alla coalizione che si ritrova unita, sarà una campagna elettorale dura, saranno anni duri per rimettere in piedi un sistema regionale portato al collasso – ja detto Gaetano Armao – la nostra è una prospettiva di speranza: la Sicilia con l’autonomia può ritrovare la speranza”.

“In questi mesi di duro lavoro abbiamo cercato di ricreare tra la gente la speranza cercando di riannodare la buona politica e il diritto dei cittadini a essere rappresentati – ha aggiunto Roberto Lagalla – il senso di responsabilità ci porta a sposare un progetto comune, che sulla base della solidità di una coalizione guarda al programma nell’interesse dei cittadini. Ho sentito doveroso portare il contributo di Idea Sicilia per un progetto per la Sicilia e per far riacquistare speranza ai siciliani”.

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